Nikola Milenkovic compie 23 anni tra il presente viola e un futuro… a tinte rossonere

by Redazione Cronache
milenkovic

di Andrea Sperti 

Nikola Milenkovic è stato a lungo un desiderio di mercato del Milan di Stefano Pioli, tecnico che è diventato negli anni grande estimatore del difensore serbo. In realtà, la telenovela tra il calciatore viola ed il club rossonero non pare finita, anche perché il classe ’97 non sembra intenzionato a rinnovare il contratto in scadenza nel 2022 e, di conseguenza, il Milan è pronto a tornare all’attacco a gennaio, con la speranza di poterlo regalare presto al proprio allenatore.

Il centrale difensivo, che all’occorrenza può anche giocare da terzino, compie oggi 23 anni, 3 dei quali passati a Firenze, dopo il suo arrivo dal Partizan Belgrado.

L’arrivo a Firenze e le sue caratteristiche tecniche

Nikola è costato alle casse viola circa 5 milioni di euro ed adesso vale almeno 5 volte tanto, sebbene l’offerta del Milan non soddisfi ancora la dirigenza toscana. La sua è stata una escalation rapida, nonostante qualche naturale difficoltà di ambientamento ad un calcio diverso e più tattico rispetto a quello al quale era abituato.

Milenkovic è un difensore completo, duttile ed abile sia di testa che nell’anticipo. Le sue caratteristiche fisiche gli permettono di segnare anche diversi gol durante la stagione, grazie ad uno stacco imperioso che lascia inermi gli avversari. Il classe ’97 ha un piede molto educato per essere un difensore e spesso i suoi allenatori si affidano a lui per iniziare la manovra dal basso.

Non solo Milan: il difensore piace anche a Guardiola

Oltre il Milan, sulle sue tracce c’è anche il City di Guardiola, da sempre attento a difensori capaci di impostare e difendere con eleganza. Ecco, proprio quest’ultima è una delle caratteristiche principali del centrale serbo, sempre puntuale e preciso negli interventi e con pochissime sbavature in uscita.

Certo, ancora c’è tanto da migliorare, ma la giovane età permette all’ex Partizan di lavorare serenamente, aspettando una big e l’Europa, quello che davvero manca per diventare grandi.