L’ultimo (spettacolare) Palermo in Europa

by Redazione Cronache
Palermo 2010/11

Domenica 12 giugno il Palermo è stato promosso in Serie B, tornando nel calcio che conta dopo tre anni e un tonfo tra i dilettanti. Poco più di dieci anni fa, annata 2010/11, invece, giocava i gironi di Europa League, arrivava in finale di Coppa Italia (persa 3-1 contro l’Inter di Mourinho) e ottavo in campionato. Cambiando due volte allenatore, come da tradizione di Zamparini, visto che Delio Rossi fu prima esonerato – per Serse Cosmi – e poi richiamato.

Com’è nata la squadra

A posteriori, vedendo anche la parabola di crescita di alcuni elementi, come Josip Ilicic, diremmo che era uno squadrone. Senza dimenticare che l’estate 2010 è quella in cui salutano due giganti: Simon Kjær va al Wolfsburg e Edinson Cavani al Napoli. A mercato quasi concluso arrivano gli sloveni Armin Bacinovic e Ilicic dal Maribo, mentre un diciottenne Joao Pedro viene acquistato dall’Atlético Mineiro, e a gennaio andrà in prestito al Vitória Guimaraes in Portogallo.

Sempre nella finestra invernale vanno in prestito Kamil Glik, al Bari, e Nicola Rigoni al Vicenza, mentre Massimo Maccarone  saluta e viene acquistato dalla Sampdoria per 3 milioni di euro.

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La rosa del Palermo 2010/11

In porta c’è Salvatore Sirigu, in futuro acquistato dal Psg, poi Brichetto e Francesco Benussi. Detto di Glik, in difesa troviamo Cesare Bovo, Ezequiel Munoz, Mattia Cassani, ma anche Matteo Darmian e Federico Balzaretti. Poi Dorin Goian, Santiago Garcia, Daniel Cappelletti, Sinisa Andelkovic, Moris Carrozzieri, Andrea Adamo, Giuseppe Prestia e Cristian Melinte.

Centrocampo pazzesco quello del Palermo 2010/11. C’era lui, Javier Pastore, ma anche Fabio Liverani e Antonio Nocerino. Abbiamo già parlato di Bacinociv, Ilicic e Rigoni. Mancano all’appello Jasmine Kurtic, Acquah, Pajtim Kasami, Giulio Migliaccio, Francesco Ardizzone e Maurizio Ciaramitaro.

Ancora meglio l’attacco, con nomi entrati nella cultura di massa. Joao Pedro era troppo giovane per incidere, ma oggi si può dire che la società rosanero aveva appena scoperto un talento niente male. C’erano il capitano Fabrizio Miccoli, Abel Hernandez, Big Mac e Mauricio Pinilla. Poi Daniel Jara Martinez, Gabriele Zerbo.