Paracadute per la retrocessione: come funziona e quanto vale

by Redazione Cronache
nainggolan

Un fallimento generale, misto a delusione e impotenza: questa è la retrocessione. Passare tutto il campionato a lottare e trovarsi poi alla fine nei meandri della classifica, da dove tutti ti guardano all’alto.
Per i tifosi la e per i giocatori la retrocessione è la cosa peggiore che possa succedere alla propria squadra, ma c’è un lato positivo, anche se poco rincuorante: il paracadute per la retrocessione. 

Quanto vale il paracadute retrocessione?

Come stabilito dall’art.18 dello Statuto della Lega di Serie A, il cosiddetto paracadute, ossia il contributo devoluto alle tre squadre discese tra i cadetti per ammortizzare costi e mancati ricavi dovuti alla retrocessione, ormai da tempo è fissato in 60 milioni di euro, con una divisione in tre fasce a seconda degli anni di permanenza nella massima serie, così previste:

  • A: 10 milioni di euro per chi è da 1 anno in serie A;
  • B: 15 milioni di euro per squadre che sono da 2 anni in serie A (o 2 degli ultimi 3);
  • C: 25 milioni di euro per squadre che sono da 3 anni in serie A (o 3 degli ultimi 4).

Chi rischia?

Nel discorso paracadute, a dirla tutta, sono già incluse Crotone e Parma, matematicamente retrocesse. Le due squadre prenderanno rispettivamente 10 milioni (un solo anno in A) e 25 milioni (3 anni in A). C’è ancora un “posto” a cui nessuno, in realtà, ambisce. Benevento, Spezia, Genoa, Fiorentina, Cagliari e Torino lottano per non aggiudicarselo. Per Benevento e Spezia il paracadute ammonterebbe a 10 milioni, poiché sono neopromosse. Per una delle altre quattro squadre si arriverebbe invece a 25 milioni.

Le novità dal 2018

Dalla stagione 2017/2018, se la quota totale da 60 milioni decisa dalla Lega di Serie A dovesse avere dei residui, andrebbe ad alimentare il paracadute retrocesse fino a 75 milioni di euro e non redistribuita.
Si arriverebbe a 75 milioni di euro se dovessero retrocedere in Serie B tre società di fascia C: in passato invece al raggiungimento dei 60 milioni le quote di ciascuna squadra venivano ridotte proporzionalmente, ma questo non succede più.
Il 40% del paracadute viene versato il giorno successivo dell’ultima gara del campionato al termine del quale è maturata la retrocessione dalla Serie A, mentre la seconda quota viene versata entro 15 giorni dalla disputa della prima gara ufficiale della nuova stagione sportiva.

Conviene retrocedere piuttosto che…

Nella lotta delle squadre alto locate, dalla seconda alla quinta è tutto in discussione, 4 squadre divise da pochi punti lottano per un posto in Champions League. E se arrivare secondi o quarti non fa differenza per la Champions, per il premio finale sì. Tra il premio destinato alla seconda e la quarta classificata c’è una differenza di ben 5,2 milioni di euro.

… arrivare quinti

A conti fatti la quinta classificata, che andrà in Europa League, guadagnerà meno del Parma retrocesso.
Questa la classifica degli introiti dati dalla Lega a seconda del piazzamento.

  1. 23,4 milioni di euro;
  2. 19,4 milioni;
  3. 16,8 milioni;
  4. 14,2 milioni;
  5. 12,5 milioni;
  6. 10,9 milioni;
  7. 9,3 milioni;
  8. 8,3 milioni;
  9. 7,4 milioni;
  10. 6,3 milioni;
  11. 5,5 milioni;
  12. 5 milioni;
  13. 4,6 milioni;
  14. 4,1 milioni;
  15. 3,6 milioni;
  16. 3,2 milioni;
  17. 2,8 milioni;
  18. 2,2 milioni;
  19. 1,6 milioni;
  20. 0,9 milioni.

A tutto ciò, vanno sommati i ricavi ulteriori derivanti dai posti Champions – fra i 40 e i 50 milioni di premi Uefa, a seconda dei risultati ottenuti negli ultimi dieci anni – così come quelli derivanti dai posti validi per l’Europa League. Qui i soldi sono parecchi di meno, 10 milioni a club più il contributo della Lega di 2,5 milioni.
Per fare un esempio concreto: la Roma, fuori dalla corsa per l’Europa, guadagnerà 10, 9 milioni se arriverà 6^, somma che andrà a sommarsi alla cifra ottenuta per la semifinale di Europa League conquistata (15 milioni), ma che sarà comunque minore a quella che otterrà il Parma retrocedendo in Serie B.
Danno totale per l’unica delle 4 che rimarrà fuori dal discorso Champions League. Non solo il danno di non essere nella massima competizione, ma anche la beffa di arrivare a guadagnare meno di una squadra retrocessa.

(dati: Calcio&Finanza)