Paratici: «Ci mettiamo sempre in discussione, anche quando vinciamo…»

by Redazione Cronache
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Le parole di Fabio Paratici, direttore sportivo della Juventus, ai microfoni di Sky Sport prima del match dell’Allianz Stadium  con il Napoli, recupero della terza giornata di campionato.

ROSA – «Quando sono venuto qui undici anni fa, con Del Neri avevamo Bonucci, Barzagli e Chiellini e in tanti ci dicevano di prendere altri difensori. Ma noi eravamo convinto che al mondo ce ne fossero pochi meglio di loro. Penso che i giocatori in questa rosa siano bravi e competitivi, anche a centrocampo. Rabiot è titolare nella Francia, Arthur ha vinto una Copa America, Bentancur ha giocato gare di grande livello, McKennie è una rivelazione del nostro campionato. Non ci sono alibi, ma queste sono annate strane: dobbiamo essere lucidi e fare le valutazioni corrette».

INTER – «Sono partiti con lo stesso tecnico e con un sistema di gioco ben radicato. Conosciamo bene Conte, fa dell’organizzazione di gioco uno dei suoi punti di forza. Noi abbiamo cambiato, non abbiamo fatto precampionato e questo ha portato qualche passaggio a vuoto. Ci vuole un po’ di tempo in più: abbiamo giocato 18 partite in un mese e mezzo a gennaio. Ci sono tanti elementi da analizzare, ma in questa stagione è più difficile farlo rispetto ad altre».

METTERSI IN DISCUSSIONE – Noi lo facciamo sempre, anche quando vinciamo. Le persone che stanno vicino a me sanno quanta autocritica severa siamo in grado di farci da soli. Non è che quest’anno sia cambiato qualcosa a seguito della classifica: autocritica e riflessioni sulla rosa ne facciamo sempre. Per quanto riguarda dove dobbiamo lavorare, lo capiremo meglio a fine stagione e ne parleremo come sempre con l’allenatore. E troveremo le giuste misure.

PIRLO – «Noi riceviamo pressioni ogni giorno, sia quando vinciamo, sia quando le cose non vanno come al solito. Lo stesso vale per Andrea: si è sempre preso tante responsabilità da giocatore, e le ha sempre gestite con grande carattere».

ALLEGRI – «In questo momento pensiamo a lavorare e a fare il meglio possibile. Non c’è nessun ragionamento che va al di là delle partite e della fase tecnica, direi che lascia veramente il tempo che trova. Noi pensiamo positivo, contiamo di arrivarci e di portare a casa partita dopo i partita i tre punti. Questa è una non ipotesi».