Parma, conferenza D’Aversa: «Abbiamo 52 giorni per compiere un’impresa»

by Redazione Cronache
Roberto D'Aversa Parma

Roberto D’Aversa, allenatore del Parma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Benevento.

DOMANI FINALE? – «La parola finale non mi piace perché quando le cose non vanno come vogliamo può sembrare tutto finito. Per loro vale tre punti, per noi sei, dobbiamo portarla a casa a tutti i costi. Vengono da una vittoria con la Juve. Ho detto ai ragazzi che dobbiamo ragionare su noi stessi in questi 52 giorni, per compiere l’impresa. Credo nella squadra, se siamo in questa classifica significa che non tutti han dato il massimo. Ora dovremo farlo, sono convinto raggiungeremo il nostro obiettivo. Dobbiamo andare lì a vincere, la partita è importante».

REPARTO DIFENSIVO – «Di solito gli errori si analizzano quasi sempre, poi fare video o altro dipende se sono utili o meno. In queste settimane si è lavorato sulle tematiche che ci hanno portato risultati in passato. Quando si analizzano gli errori non si fa per dare responsabilità al singolo, dove c’è la possibilità si cerca di migliorare e come ho detto ai ragazzi non posso rimproverargli nulla durante la settimana. Se per ora questo non è bastato, nonostante le prestazioni che ci sono state tranne con il Bologna, vuol dire che qualcosa si è sbagliato e ci deve servire per il finale. La volontà di tutti è di non commettere errori, dobbiamo migliorare l’aspetto. Fare l’impresa dipende solo da noi».

PAUSA – «Il primo giorno sono rimasto stupito. Qualsiasi gruppo dopo quanto passato, con partite in vantaggio in cui ci siamo fatti riprendere, con il Genoa con cui avevamo creato tantissimo, ogni squadra si sarebbe buttata giù. Il negativo è solo il risultato, io sono reale sui giudizi e dico che pur meritandolo non abbiamo portato a casa il risultato, vuol dire che abbiamo sbagliato. Non possiamo permetterci errori».

BENEVENTO – «Questa partita la stanno caricando molto se leggete i giornali. Troviamo una squadra diversa dall’andata, oltre al sistema di gioco. Con Juve e Spezia hanno giocato a 5, nel resto del campionato a 4, sono cambiati rispetto all’andata. Sono una squadra esperta con giocatori di categoria, faranno partita per fare risultato e chiudere il discorso salvezza. Noi sappiamo non sarà semplice, dobbiamo andare lì a cercare di vincere e per farlo dobbiamo essere equilibrati, non subire reti, e ragionare su pregi e difetti. Da parte nostra dobbiamo avere l’intenzione di fare risultato pieno».

ALLENAMENTI – «Cambia il modo di affrontare gli allenamenti dopo una vittoria o una sconfitta. Questi ragazzi dal primo giorno si sono messi a pedalare, per quanto riguarda i carichi, chi è rimasto, si è messo a lavorare. Poi la maggior parte erano fuori in nazionale e non si è lavorato. Credo che un risultato positivo o negativo ti faccia cambiare l’entusiasmo con cui approcci al lavoro, ma come ho detto anche dopo partite pareggiate come se fossero sconfitte, perché i nostri pareggi, moralmente, erano come sconfitte, non hanno mai comportato il lavoro quotidiano e settimanale in preparazione alla partita».

RAPPORTO CON INZAGHI – «Sapete nell’anno della Lega Pro il campionato che c’è stato. Ho un ottimo rapporto con Pippo, è un amico, penso sia un ottimo allenatore e il pregio maggiore è l’umiltà: quando parli di calcio con lui è umile nonostante la sua carriera. Penso diventerà un grande allenatore. Detto questo, penso che entrambi domani proveremo a vincere la partita, com’è giusto che sia».

FORMAZIONE – «Ormai mi conoscete bene, è chiaro che parlerò con loro, ci ho parlato ieri e li ringrazio perché hanno anticipato il rientro e questo mi rappresenta che, pur essendo giovani, hanno senso di appartenenza e oggi come oggi non è una cosa comune. E ci tengo a ringraziare anche Cornelius e Conti, che hanno fatto di tutto per essere presenti pur non essendo in condizioni ottimali per partire dall’inizio e pur rischiando anche un eventuale ricaduta. Ovviamente è chiaro che parlo con loro, aspetto oggi, la notte, domattina ci riparlerò. C’è chi ha recuperato di più, chi meno, e in base a questo decideremo l’undici che andremo a mettere in campo ma da quel punto di vista sono sereno. A prescindere dall’undici ci sarà chi subentra, valuteremo tutto. Mi sento di dire che in questo momento c’è bisogno di tutti, dall’esperto Pellè, Cornelius, Gervinho, c’è bisogno del giovane Mihaila, Man, Karamoh. Il Parma ha bisogno di tutti, di una squadra, in questo momento tutti sono importanti. E se in questa settimana non ho potuto lavorare con tutti perché in dieci non c’erano tra nazionali vuol dire che qualità ce ne sono. Alibi non ne vogliamo, infortuni, squalifiche, assenze pesanti, ma noi andremo a Benevento per fare il risultato positivo».