Parma, Liverani: «Ho un gruppo di titolari, la difesa a 4 o a 5…»

by Redazione Cronache

 

Il tecnico crociato, Fabio Liverani, ha parlato ai microfoni di DAZN al termine della partita: «Stasera non direi schiacciati, è stato un possesso palla molto sterile, orizzontale che lascia il tempo che trova. Non abbiamo subito nulla tranne un calcio di punizione e abbiamo avuto quelle 3/4 ripartenze in cui potevamo fare male. E’ evidente che in questo momento avendo davanti un po’ la coperta corta, perché ricordo che Inglese nel 2020 ha giocato 2 partite e Cornelius era fuori, noi obiettivamente non avevamo potenziale per cambiare durante la gara. Un pareggio credo giusto, con la squadra che cresce di compattezza e di autostima e recuperando giocatori dal Covid, che non si sono mai allenati, credo che questa squadra piano piano potrà giocare anche in maniera diversa, creando di più».

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DIFESA A 4 – «A prescindere dalla difesa a 4 o 5, credo che sia l’atteggiamento. Quando gli attaccanti troveranno la condizione, come Inglese, che stiamo aspettando, poi anche con due attaccanti e due esterni che possono accompagnare potremo fare bene. Brunetta oggi ha fatto bene che a calcio sa giocare, e ha fatto due soli allenamenti con noi. Karamoh è entrato molto bene, averli a disposizione tutti sarà un bene e si potrà pensare a qualcosa di diverso. Ma soprattutto si potrà cambiare a gara in corso».

CAMBIO MODULO – «Abbiamo cambiato modulo, stiamo lavorando per questo. Cambiare un certo tipo di calcio è solo con l’allenamento che si può ottenere. Purtroppo tra Covid e Nazionali, con la partenza il 25 agosto, abbiamo fatto 3 allenamenti insieme. Non voglio trovare scuse. La squadra mi segue e mi risponde positivamente, con qualche risultato positivo arriveremo anche a fare qualcosa di diverso».

IL GRUPPO – «Le sei settimane di ritiro ci sono mancate. Li inizi a creare una squadra, da un gruppo. Abbiamo cambiato presidente, direttore sportivo, allenatore: in due mesi è difficile e il Covid ci ha rallentato sicuramente perché siamo stati l’unica squadra ad averne otto insieme, quindi diventa difficile, specialmente per i nuovi. Ho un gruppo con tanti titolari e questo mi fa stare abbastanza sereno».

SU SOHM – «Tutti possono diventare titolari in questo gruppo, è stato costruito apposta. Bisogna dare tempo ai ragazzi: la squadra li sta aiutando e sta supportando nel capire la lingua e il calcio. Su Sohm puntiamo tanto, ma anche su gli altri. Tra un mese, un mese un mezzo farò fatica a scegliere gli undici. Serve pazienza, ma noi andiamo avanti con il nostro pensiero. La società mi ha dato tempo e fiducia, ed un range in cui vorrebbe che la squadra si trovasse, facendo crescere i giovani insieme ai vecchi. Ci diamo dentro e lavoriamo».