Dimitri Payet e quella clamorosa fake-news che gli ha sciupato la reputazione

by Cosimo Bartoloni
payet

Dimitri Payet ha scelto il Vasco da Gama come nuova avventura. Tra una lacrima e l’altra, nella conferenza d’addio all’OM, lo aveva detto: «Non intendo smettere, a 36 anni credo di poter far divertire ancora». Lo farà ancora, seppur con un grande rammarico.

Dimitri Payet al Vasco da Gama

Payet lascia l’Europa con la bacheca vuota. Negli anni ha dispensato classe ovunque, ma in termini di trofei non ha raccolto niente. Anzi, potremmo dire che sono state clamorose le beffe che successi. Tipo il Mondiale del 2018.

Dimitri arriva a maggio 2018 in una forma pazzesca. Ha trascinato il suo OM fino alla finale di Europa League ed è sicuro di avere un posto nella Francia di Deschamps (che stravede per lui). Ma proprio nella finale di Lione, Payet s’infortuna dopo pochi minuti. Esce in lacrime. Niente Mondiale. Niente coppa (per lui).

Dopo la finale persa a Euro 2016 (dove aveva fatto uno show totale con la sua classe), un’altra batosta. Tant’è che iniziò a circolare la voce che fosse perseguitato dalla sfortuna. Voci inutili e stupide, ma che ronzano, danno fastidio e minano la serenità di una persona.

La clamorosa fake-news sui crociati su cui sono cascati quasi tutti

Su Dimitri Payet si è sempre parlato tanto e a volte anche troppo. Soprattutto in Francia ma non solo. Anche all’estero. Tipo quando in Italia circolò la leggenda che pur di tornare all’OM dal West Ham sarebbe stato disposto anche a rompersi i crociati da solo. Su questa storia ci sono cascati quasi tutti.

La ‘fonte’, infatti, è Football France, una testata parodistica (un ‘Lercio’ italiano sul calcio, per intendersi) che da quasi tutti (compresi molti media) è stata confusa con France Football, il celebre periodico francese noto anche per l’aver creato il premio del ‘Pallone d’Oro’. La fake-news ha fatto il giro dell’Italia, e non solo. La reputazione di Payet si è macchiata.

Fatto sta che Payet all’OM ci torna, nonostante il forte interesse del Manchester United. Nel suo anno e mezzo in Premier aveva fatto il suo solito spettacolo, tra punizioni, dribbling, assist deliziosi. Nella stagione 2015/2016 finì anche nella Top XI del campionato insieme a Kane, Mahrez e Kanté. All’OM era tornato da re.

Quando Payet distrusse il ginocchio di un portiere avversario

È sempre stato il Re del Vélodrome, di cui aveva le chiavi dell’entusiasmo. Marsiglia e il suo stadio si accendono da sempre per giocatori come Payet. Giocate, dribbling, assist impossibili, gol in ogni modo. A proposito di crociati: una volta mandò all’ospedale un portiere avversario, vittima di una sua finta, il cui ginocchio crollò. Gol di Payet, portiere in barella.

Ora il Vasco da Gama. Probabilmente ‘The last dance’ di un ragazzo con la bacheca vuota ma che in campo ha dispensato benessere alla gente che lo ha tifato. Sarà ancora show. Portieri brasiliani, attenti alle ginocchia.