Al Mondiale U17 non ci sono i migliori talenti al mondo… perché stanno già giocando in prima squadra

by Cesare Ragionieri

È iniziato da qualche giorno il Mondiale U17. Doveva giocarsi in Perù, ma causa di problemi organizzativi la FIFA ha dovuto cambiare il Paese ospitante e ha scelto l’Indonesia. L’Italia non si è qualificata alla fase finale. I talenti presenti sono tanti, ma i migliori prospetti sono assenti. E il motivo è piuttosto intuitivo: sono così forti che giocano già nelle prime squadre dei rispettivi club di appartenenza, che se li tengono stretti, ma anche nelle Nazionali maggiori.

Lamine Yamal

Messi ha detto: «Per i prossimi Palloni d’oro occhio anche a Yamal». Se non è un’investitura poco ci manca. È il talento di punta tra gli ultimi usciti da La Masia. Classe 2007, nei primi mesi di stagione ha battuto diversi record: è diventato il debuttante dal 1’ più giovane in Champions e il marcatore più precoce sia de LaLiga che della Spagna.

Endrick

Il Brasile lo ha convocato per la prima volta pochi giorni fa. Era dai tempi di Ronaldo nel 1994 che un minorenne non veniva chiamato nella Seleçao. Il talento classe 2006 è già stato acquistato dal Real Madrid per 60 milioni, è stato lasciato in prestito al Palmeiras e sbarcherà in Spagna nel 2024. Prima del Fenomeno la stessa sorte era toccata a Pelé.

Warren Zaïre-Emery

Arsène Wenger, che di talenti se ne intende, ha detto che è «un mix tra Pogba, Kanté e Vieira». Il PSG, di cui è già punto fermo leader, se lo coccola. Classe 2006, come Endrick è stato convocato nella Francia per la prima volta qualche giorno fa, diventando il più giovane di sempre dal Dopoguerra. Il video con cui è stato festeggiato dai compagni di squadra è diventato virale.

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Kendry Páez

Il Chelsea lo ha acquistato in estate per 20 milioni, bonus compresi: arriverà in Europa solo nell’estate del 2025, al compimento dei 18 anni. Classe 2007, ha debuttato (con gol) nell’Independiente a 15 anni, diventando l’esordiente più giovane nella storia del campionato ecuadoriano. A giugno è diventato il più giovane a segno nella storia del Mondiale U20.

Jorrel Hato

Il centrale classe 2006 è probabilmente l’unica nota positiva dell’inizio di stagione dell’Ajax. Dopo le 11 presenze del 2022-23, in questa stagione si è preso una maglia da titolare al centro della difesa. Cresciuto nel vivaio dello Sparta Rotterdam, è stato preso a zero nel 2018 e si candida a diventare la prossima grande plusvalenza dei lancieri.

I talenti che stanno giocando il Mondiale U17 

I prospetti presenti in Indonesia sono comunque tanti: da Ethan Nwaneri dell’Arsenal, il debuttante più giovane nella storia della Premier League, a Claudio Echeverri del River Plate, il talento argentino più in hype, passando per Assan Ouedraogo dello Schalke 04, già titolare in 2. Bundesliga, e Amara Diouf del Generation Foot, che in Senegal è considerato il nuovo Mané e qualche mese fa ha battuto il record di un certo Victor Osimhen per numero di gol nella Coppa d’Africa U17. Ne sentirete parlare presto.

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