Perché la Svizzera non è un passo indietro per Pafundi

by Cesare Ragionieri

Simone Pafundi riparte dalla Svizzera. Pù precisamente dal Losanna che ha deciso di puntarci prendendolo in prestito annuale con diritto di riscatto a 15 mln di euro. Contestualmente, il classe 2006 prolungherà con l’Udinese fino al 2027. Nell’accordo verrà inserita anche una clausola particolare: se Pafundi giocherà meno del 50% delle partite, i friulani potranno richiamarlo dopo 6 mesi.

Cosa c’è dietro a questa decisione di Pafundi? Cosa lo ha spinto a lasciare l’Italia? Sul ragazzo c’era l’interesse di 4 club di Serie B, ma nonostante questo ha scelto la Svizzera. A spingerlo, forse, anche una dichiarazione del CT azzurro Luciano Spalletti: «I giovani non devono sedersi in panchina, meglio farsi le ossa all’estero e non in Serie B».

Ha giocato un ruolo molto importante anche il fatto che il Losanna sia di proprietà dell’INEOS Group di Sir James Ratcliffe, che detiene il Nizza e di recente ha acquisito il 25% delle quote del Manchester United. Le idee di Pafundi sono chiarissime: fare bene in Svizzera per guadagnarsi, magari, un trasferimento in una delle altre società della proprietà. Un po’ come fa il City Group.

In passato la Svizzera è stata l’habitat ideale di giovani talenti italiani per ritrovare se stessi e dare una sterzata alla propria carriera. L’esempio più recente è quello di Simone Pafundi riparte dalla Svizzera. Pù precisamente dal Losanna che ha deciso di puntarci prendendolo in prestito Riccardo Calafiori, che al Basilea si è rilanciato dopo le delusioni alla Roma con una stagione da protagonista conclusasi con l’eliminazione in semifinale di Conference League e oggi è uno dei segreti del Bologna.

 

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La Svizzera ha rappresentato un trampolino di lancio anche per altri talenti italiani. A cominciare da Federico Dimarco, che nell’estate del 2017 è stato ceduto dall’Inter al Sion e 12 mesi dopo è stato riacquistato per 5 milioni di euro. E oggi è uno dei punti fermi dell’Inter e della Nazionale italiana.

Questa sorta di Erasmus per giovani calciatori ha coinvolto anche Wilfried Gnonto. Cresciuto nelle giovanili dell’Inter, nel 2020 ha firmato a parametro zero con lo Zurigo. 74 presenze, 12 gol e un campionato vinto che gli sono valsi la convocazione di Mancini in Nazionale e in seguito il trasferimento al Leeds, all’epoca in Premier League e oggi in Championship.

 

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Da menzionare anche l’esperienza di Sebastiano Esposito: nel 2021-22 ha giocato al Basilea la sua miglior stagione in carriera segnando 7 gol in 34 partite. In questa stagione è il turno di Mattia Zanotti: il terzino, di proprietà dell’Inter, è stato ceduto in prestito al San Gallo dopo aver esordito in Serie A con i nerazzurri e aver conquistato la medaglia d’argento al Mondiale Under 20.

Fun fact: la Svizzera è il secondo Paese straniero con più calciatori italiani tra tutte le categorie. Sono ben 726, dietro ai 986 della Germania.

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