Il meglio e il peggio dei playoff di Serie B

by Redazione Cronache
playoff serie b

Ha rischiato di non diventare un calciatore del Monza a causa di una stampante che si rifiutava di funzionare proprio sul finire del calciomercato estivo, ma difficilmente si parla di fallimento quando a gestire una trattativa è Adriano Galliani, amministratore delegato della società di Berlusconi che ha appena raggiunto la Serie A per la prima volta nella sua storia.  Così, alla fine Luca Marrone non solo ha vestito i colori dei brianzoli, ma li ha anche spinti alla promozione segnando il gol nei supplementari ha spianto la strada ai suoi, dopo la vittoria per 3-2 acciuffata dal Pisa al 90′ con Mastinu. Una partita incredibile, come del resto lo sono stati gli spareggi di quest’anno. Vediamo allora il meglio e il peggio dei playoff di Serie B.

Il meglio e il peggio dei playoff di Serie B

I colpi del vichingo

Marrone, certo. Dany Mota, certo, l’attaccante portoghese che ha segnato 12 gol in stagione di cui 10 in casa. Ma soprattutto Christian Gytkjaer, bomber danese di 32 anni a Monza dall’estate 2020. Il pubblico si è innamorato di lui vedendolo lottare come un vichingo su ogni pallone, per Stroppa è diventato un talismano da 5 gol in 4 partite nei playoff, di cui le ultime due iniziate in panchina. Nella passata stagione ne aveva segnati 6 in totale, stavolta sono 14. Dopo la doppietta col Brescia nella semifinale d’andata ha messo dentro il fondamentale 2-0 nella prima partita contro il Pisa, per finire con un’altra doppietta (al 79’ e poi ai supplementari) in Toscana quando in palio c’era la Serie A. È lui l’uomo-promozione.

La cavalcata “der bimbo”

Lo aveva fatto esordire Rino Gattuso a fine 2016 contro lo Spezia, squadra che avrebbe potuto ritrovare in Serie A se la finale playoff col Monza fosse andata diversamente. In ogni caso, come tutti i suoi compagni, anche Samuele Birindelli si è preso l’applauso dei tifosi. Il miglior ringraziamento possibile a un’annata strepitosa. Pisano di nascita, sceso dalla curva per indossare la maglia del suo cuore fino a diventare capitano, “ir bimbo”, come lo chiamano a Pisa, è un terzino destro proprio come papà Alessandro, che oggi ha 47 anni e allena nel settore giovanile dell’Empoli. Con la squadra della sua città ha giocato nella stagione 2008/09. Se uno dei meriti di Luca D’Angelo è aver costruito i successi sulla forza del gruppo, Birindelli incarna il legame con la gente. Nella semifinale di ritorno il gol di Benali è nato da una sua cavalcata tutto campo, una delle tante di questi playoff. E ha ancora 22 anni.

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La storia di Nicola Ciotola

Ciotola porta fortuna(?)

Sulla tribuna dell’Arena Garibaldi a spingere i nerazzurri toscani c’erano anche alcuni degli eroi della finale del 2007, giocata (e in quel caso vinta) sempre contro il Monza, ma valida per la promozione dalla C1 alla B. All’andata al Brianteo vinsero 1-0 i padroni di casa, al ritorno a Pisa finì 2-0 grazie al gol dell’attaccante Nicola Ciotola nei supplementari, ieri presente allo stadio e venerato dal pubblico. Alla prima storia su Instagram di Ciotola in viaggio verso la Toscana la città era già in estasi.

Ritrovarsi dopo i playoff di Serie B

Via Filippo Inzaghi, dentro Eugenio Corini. È il 23 marzo e Cellino non può più aspettare, nonostante “da contratto” non possa esonerare il suo allenatore con la squadra tra le prime otto. Così il Brescia cambia allenatore (via mail), chiude comunque quinto ed esce in semifinale playoff contro il Monza. Finita la stagione e fallito un accordo legale tra i due, Inzaghi è stato reintegrato nello staff come da contratto e costretto a presenziare alla giornata del “rompete le righe” del 27 maggio. Tra gli assenti proprio Cellino e Corini (anche lui farà le valige).

Li hanno fatti… Bianchi

Un’altra bella storia di questi playoff è quella di Flavio Bianchi, attaccante del 2000 che a gennaio si è spostato in prestito dal Genoa al Brescia. Col Grifone ha fatto tutta la trafila giovanile, entrando nel club già a 9 anni, mentre nel 2021, tra l’estate e l’autunno era passato da una retrocessione dalla C alla D al primo gol in A. Facciamo ordine. Due maggio 2021, la Lucchese, dov’era in prestito, non riesce a battere il Renate e se ne va tra i dilettanti. A livello realizzativo per lui non è una brutta annata, con 13 gol.

Bianchi torna al Genoa, che lo tiene in rosa e di tanto in tanto lo fa giocare. Sette spezzoni di gara fino a dicembre, con la gioia di trovare anche il primo gol in Serie A lo scorso 5 novembre, segnando il 2-2 finale contro l’Empoli. Anno nuovo, nuova avventura. E arriviamo al preliminare dei playoff tra Brescia e Perugia. Corini lo lancia al 105′ e al 118′, 13 minuti dopo, manda in rete il 3-2 finale. Avevano ragione a chiamarlo Golden Boy.

Il “nuovo Mazzone”

Andrea Sottil è in rampa di lancio per la Serie A dopo i risultati raggiunti con l’Ascoli, portato nell’arco di una stagione dal sedicesimo al sesto posto. Ai playoff, poi, la squadra è uscita contro il Benevento al primo turno, ma poco male. Motivo per cui il tecnico piemontese, che ha 48 anni, viene già definito il “nuovo Mazzone“, che a metà degli anni Settanta aveva portato l’Ascoli dalla C alla A, salvandolo pure. Anche perché dopo aver trascorso un anno e mezzo sulla panchina marchigiana è diventato il tecnico più longevo dell‘era del patron Massimo Pulcinelli.

Sognando il Mondiale

La Serie B non si fermerà durante la prossima coppa del Mondo invernale in Qatar, resta però il fatto che il campionato cadetto è un buon bacino da pesca per le Nazionali minori. Nel Benevento, ad esempio, giocano Lapadula (metà pugliese, metà peruviano) e Glik, che con la Polonia ha già ottenuto il pass. Lapadula e il suo Perù, invece, dovranno passare dallo spareggio intercontinentale.

Intanto l’ex attaccante del Milan si è “scaldato” continuando a essere decisivo anche nei playoff di Serie B (dopo una stagione regolare da 11 gol e 4 assist). Due reti in tre partite servite prima a stendere l’Ascoli nei preliminari, poi per mettere il Pisa alle corde nel match d’andata della semifinale, finita 1-0. Al ritorno, però, lo stesso risultato è costato l’eliminazione al Benevento, arrivato settimo contro il terzo posto dei toscani.

Chiudiamo il meglio e il peggio dei playoff di Serie B sempre con le Streghe, in apprensione dopo l’annuncio del presidente Vigorito di “restituire” la società al sindaco e non iscriverla al campionato, come reazione a una contestazione dei tifosi con striscioni e manifesti per la città. Niente di definitivo ancora, ma una situazione da monitorare con attenzione.