Domani la Premier League ha in programma una riunione importante per decidere come ripartire. Anche perché – rivela la BBC – i club inglesi potrebbero decidere di confermare il 30 giugno come data ultima per completare la stagione 2019-2020. Le società del massimo campionato inglese sarebbero orientate a questa soluzione, che di fatto vorrebbe dire non completare la stagione in corso per preservare quella successiva, 2020-2021.
I CONTRATTI – Il problema fondamentale restano i contratti, anzitutto dei giocatori. I calciatori non potrebbero essere costretti ad accettare la proroga del contratto oltre quella data, e questo causerebbe inevitabili problemi. Inoltre, non si parla solo di calciatori: Liverpool, Newcastle e Watford hanno già stipulato un nuovo accordo per lo sponsor tecnico (i Reds passeranno da New Balance a Nike) e non rispettare le scadenze attuali potrebbe comportare il pagamento di penali. Tanto per fare un esempio.
Questione promozioni e retrocessioni.
Poi c’è la questione relativa a promozioni e retrocessioni. Confermare il 30 giugno come data finale della stagione vorrebbe dire di fatto chiudere la stagione. L’idea sarebbe di far salire Leeds e WBA, attualmente ai primi due posti in Championship, e di disputare il prossimo campionato a 22 squadre. Una soluzione che consentirebbe anche di soddisfare le emittenti televisive: le maggiori partite della prossima stagione consentirebbero infatti di ripagare in qualche modo le Pay tv per lo stop anticipato di questa.