Sembra che il PSG abbia smesso di collezionare figurine

by Lorenzo Cascini
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A vederli esultare e sorridere così viene da dire finalmente. Non è più il PSG delle stelle, ma è il PSG dei francesi. E per ora, va meglio così. Fuori Sergio Ramos, Messi e Neymar, dentro Dembelè e Kolo Muani. Tutti intorno al dieci Mbappé, rimasto e tornato felice. Quattro gol nelle ultime due portano la sua firma. E guarda caso, la squadra ha cambiato passo.

I nuovi acquisti ‘mirati’ del PSG

Nelle ultime due Luis Enrique ha schierato in avanti Mbappé e Dembelè, una coppia che promette bene anche in ottica nazionale e che ha trasformato ii gioco della squadra intera. Con loro in campo cambia tutto. Anche per i difensori avversari, sempre in tensione tra gli strappi del primo e i dribbling del secondo. I due si trovano e dialogano con i compagni. Il pubblico sugli spalti è tornato ad applaudire.

Trovare una quadra

In passato a Parigi il problema è stato spesso quello, criticato anche da stampa e ambiente, di comprare giocatori più funzionali per il marketing che per il gioco della squadra. Si guardava più a sponsor e followers che al campo. In questo Campos ha dato un segnale di cambiamento. Via i nomi grossi, da spettacolo, e dentro nomi funzionali. I risultati si vedono. 

Luis Enrique e lo psicologo

La prima cosa che ha fatto Luis Enrique appena arrivato nello spogliatoio parigino è stato lavorare sulla testa della squadra. Spesso, da quelle parti, è stato la causa di fallimenti e squadre spaccate. Invece ora sembrano tutti uniti. Anche grazie al lavoro di Joaquin Valdès, lo psicologo di fiducia di Luis Enrique, che sta con lui da 15 anni e che lo ha sempre aiutato nella gestione del gruppo. È presto per parlare, ma sembra che la “cura” stia funzionando.

Un altro aspetto da sottolineare è che al PSG spesso i giocatori che arrivavano non venivano valorizzati. Anche in questo la tendenza si stia invertendo. Donnarumma ieri è stato decisivo, Hakimi è inarrestabile, Asensio e Dembelè sembrano tornati i giocatori che incantarono l’Europa a Madrid e a Dortmund. Altro segnale.

Ugarte, l’uomo in più 

C’è chi poi non finisce in copertina ma ricopre un ruolo fondamentale. Manuel Ugarte, comprato in estate per 60 milioni dallo Sporting Lisbona si è subito preso il centrocampo di Luis Enrique. In una squadra così offensiva come il PSG, è necessario uno come lui che dia corsa e geometrie. Equilibratore.