Rispetto all’anno scorso il confronto è impari. Nella passata stagione la Supercoppa italiana si era giocata poco prima di Natale, il 22 dicembre, a Riad, in Arabia Saudita. Come evidenziato da La Gazzetta dello Sport, i guadagni erano stati enormi, ben 7,5 milioni di euro. Stasera invece si scenderà in campo a Reggio Emilia, in un Mapei Stadium vuoto. L’incasso sarà inevitabilmente minore, sostenuto solo dal contratto televisivo con la Rai e dalla sponsorizzazione di Sony–Playstation.
Nuova realtà…virtuale
In tempo di pandemia ci si deve adattare, senza guardare troppo al passato, anche se redditizio. Due anni fa, infatti, l’accordo tra la Lega Serie A e l’araba Gsa (General Sports Authority) prevedeva la disputa di 3 edizioni in 5 anni. La prima è andata in scena nel gennaio 2019 a Gedda tra Juventus e Milan, la seconda a dicembre 2019 a Riad e ha visto imporsi la Lazio. Nel 2020 Gsa non ha esercitato l’opzione e la Lega ha dovuto ripiegare sulla casa del Sassuolo. Con i ricavi dei biglietti a zero, restano le tv e gli sponsor. La Supercoppa fa parte del pacchetto della Coppa Italia, da tempo appannaggio della Rai: costo totale 34 milioni, più 4 dall’estero. Se si ci si limita a considerare la sola Supercoppa, il prezzo scende a 1,5 milioni. Per quanto riguarda il main sponsor, invece, la Serie A ha trovato un’intesa con la Sony. La coppa è stata ribattezzata Supercup PS5 e il contratto vale circa 600mila euro. Con questa nuova partnership, la Lega spera di abbassare la media età del pubblicando, conquistando i più giovani. Per questo è stato organizzato un pre-partita virtuale e la partita vedrà l’utilizzo di telecamere dinamiche, tipiche dei videogiochi.
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