Quella volta in cui Brian Clough tirò un pugno in faccia a Roy Keane

by Costantino Giannattasio

Pugilato

Uno degli episodi più “divertenti”, se così possiamo dire, tra i due ha a che fare con un pugno, quello tirato da Clough al giovane Keane al termine di una gara persa a causa di una rete scaturita da un errore tecnico del centrocampista irlandese.

«Appena rientrati nello spogliatoio, il coach mi colpì con un pugno in faccia. Non devi fare retropassaggi“, urlò appena caddi a terra. Ero dolorante e impaurito, non sapevo che fare. Risposi con un cenno della testa».

Eppure tra i due il rispetto non venne mai meno, come racconta il giornalista inglese Nick Miller: «Al termine di una partita persa il coach camminava avanti e indietro per lo spogliatoio, rivolgendo insulti a destra e a manca. Non fece lo stesso con Keane, al quale disse: “I love you, Irishman“». Nonostante Roy fosse in rampa di lancio, e pronto per calcare campi più prestigiosi, l’adorazione di Clough nei suoi confronti sembrava esagerata e quasi fuoriluogo. Ne ha parlato Scot Gemmill, altro membro di quel Nottingham Forest che di lì a poco sarebbe imploso: «L’allenatore idolatrava a tal punto Keane che di solito, alla fine delle partite, si metteva in ginocchio e gli slegava i lacci degli scarpini».

Alla luce di quello che è stato Keane negli anni successivi – un calciatore di straordinaria qualità, capace di arrivare 6° al Pallone d’Oro del 1999, ma irruento e duro come pochi (7 rossi diretti ricevuti in carriera) -, viene difficile capire come due personaggi così ingombranti siano riusciti, oltre che a sopportarsi, a instaurare una sorta di amore platonico. Forse non è poi così vero che soltanto gli opposti si attraggono.