Quella volta in cui Galliani rivendicava il primo golpe allo Juventus Stadium

by Redazione Cronache
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di Gabriele Codeglia

È la notte di martedì 20 marzo 2012. Allo Juventus Stadium si è appena concluso il ritorno della semifinale di Coppa Italia tra i bianconeri e il Milan di Massimiliano Allegri.

Dal momento che all’andata, a San Siro, la Juve si era imposta per 1-2 con doppietta di Martin Caceres, i rossoneri sono chiamati all’impresa.

Delle due rose dell’epoca, ad oggi, possiamo ritrovare, rispettivamente, Buffon, Bonucci e Chiellini da una parte e Ibrahimovic dall’altra, mentre nel frattempo De Sciglio ha cambiato casacca.

Momento

In campionato, la lotta è ormai un duello esclusivo tra le due squadre. Il gol di Muntari nello scontro diretto di febbraio non è ancora stato digerito (e non lo sarà mai) da parte di tutto l’ambiente Milan. Il weekend di Serie A del 24-25 marzo ha visto, nell’anticipo delle 18:00 al Meazza, la doppietta di Ibrahimovic ribaltare l’iniziale vantaggio di Osvaldo per la Roma, chiudendo la sfida sul 2-1. Nel posticipo di domenica sera, invece, la Juve si è aggiudicata il ‘Derby d’Italia’ battendo 2-0 l’Inter con i gol di uno scatenato Caceres e di Del Piero. Match validi per la 29° giornata e la classifica recita così: Milan primo a quota 63 punti, Juventus seconda a 59.

Coppa Italia

Ma torniamo alla semifinale. Nonostante l’importanza della sfida, entrambi gli allenatori optano per un po’ di turnover. Conte sceglie Storari, così come Allegri preferisce Amelia ad Abbiati e a sorpresa la Juventus si schiera con la difesa a quattro, mentre il Milan scende in campo con un folto centrocampo a cinque con Emanuelson e El Shaarawy esterni larghi.

Del Piero porta in vantaggio i padroni di casa al 6′ della ripresa, ma quando ormai per il Milan il destino sembra segnato, ecco il tuffo vincente di Mesbah, al suo primo e unico gol in rossonero, che realizza al meglio il traversone di Mexes al minuto 51. Mezz’ora più tardi, dopo un movimento da attaccante vero, Maxi Lopez spedisce sotto l’incrocio dei pali il pallone che vale l’1-2 e completa la rimonta del Milan.

Ai supplementari, però, l’adrenalina milanista dura poco. Dopo soltanto sei minuti, infatti, Mirko Vucinic, da distanza siderale, si inventa un gol da fantascienza, un tiro pazzesco su cui Amelia non può nulla. Risultato sul 2-2. Al Milan basterebbe un gol per ribaltare la sfida e staccare il pass per la finale di Roma, ma il colpo è troppo forte per essere attutito e la Juventus ha la meglio.

Galliani

Nei giorni seguenti, l’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, scrive una lettera a La Gazzetta dello Sport. Da quando è stato inaugurato lo Juventus Stadium, infatti, ancora nessuna squadra è riuscita ad imporvisi e il dirigente rossonero rivendica quindi la prima vittoria rossonera nella casa della Juve.

Queste le sue parole.

«Tenuto conto dei 90′ regolamentari, la Juve ha perso la sua imbattibilità. Questa conclusione mi pare possa essere ricavata dalla Regola 7 del Regolamento del Giuoco del Calcio, vigente, che prevede per l’appunto che: ‘la gara si compone di due periodi di 45 minuti ciascuno, a meno che una diversa durata sia stata convenuta di comune accordo tra lìarbitro e le due squadre’. Tale però, non è il nostro caso, l’aggiunta dei supplementari è derivata dal caos specifico dal Regolamento della competizione. Conclusione né è che, esclusivamente ai fini dei record di imbattibilità, non può dirsi che la Juventus abbia mantenuto».

La risposta di Beppe Marotta non si fa attendere: «Mi sembra che la Gazzetta abbia già spiegato cosa conti a livello di statistiche. In caso di supplementari va archiviato il risultato finale e non quello parziale dei 90 e francamente mi sembra una cosa logica».

Soluzione

Alla fine, per molti, la diatriba è facilmente risolvibile leggendo il regolamento UEFA, perché per il ranking continentale se si giunge ai supplementari, il risultato da prendere in considerazione è quello del 120′.

Resta il fatto che, a distanza di anni, la discussione potrebbe trovare i vari esponenti ancora sulle proprie posizioni.

Pochi mesi dopo, il 3 novembre, a ‘rubare’ il record, che per Galliani apparteneva al Milan, saranno i cugini dell’Inter che, guidati da Stramaccioni, batteranno la Juventus campione d’Italia per 1-3 allo Stadium, diventando così la prima squadra in assoluto a espugnare la casa dei bianconeri: doppietta di Milito e gol di Palacio.

Secondo voi, Galliani ha ragione?