Racconto di 9 giocatori che avrebbero falsificato la propria data di nascita

by Redazione Cronache

Abedi Pelé

Un mistero. Tre volte Pallone d’Oro africano, dal 1994 al 1996 al Torino, avrebbe mentito sulla propria età per partecipare a un torneo giovanile, mentre in precedenza si sarebbe spacciato per più anziano e avere mercato in Europa. Ma niente è mai stato provato.

Anthony Yeboah

Dopo due anni dall’essersi ritirato ha raccontato che si sarebbe invecchiato di due anni: in Ghana a inizio ’90 per giocare nel calcio professionistico bisognava essere maggiorenni. E Yeboah si aggiunse due anni per facilitare il passaggio all’Asante Kokoto Sporting Club.

Gonzalo Chila-Angel Cheme

Storia di un’amicizia e di identità prestate. Ecuador, 2003. Racconta FanPage che i due sostennero un provino, ma l’unica discriminante era l’età: per essere tesserati bisognava avere massimo 21 anni. Fra i due a superare il test sul campo fu il più anziano Angel Cheme. Così, per non far perdere l’occasione della vita al suo fidato amico, il giovane Chila cedette, previo accordo pecuniario, la sua identità all’altro. Una soluzione ottimale che tiene sportivamente in vita il finto 21enne che, con i nuovi documenti, arrivò al Liga de Quito con guadagni cospicui e un buon ritorno mediatico. Un delitto perfetto fino a quando, proprio il falso Chila, forse per non pagare più il silenzio dell’amico, confessò l’accaduto a tutti guadagnandosi, si fa per dire, 2 anni di squalifica.