A Ragusa, il capoluogo di provincia più a sud d’Italia, si fa festa per due motivi. Ma se la promozione in Serie D è una solida realtà, certificata dai numeri, il pericolo di gettare via il record più bello d’Italia è ancora dietro l’angolo visto che alla fine del campionato manca sempre una giornata, in trasferta contro il Palazzolo.
Il Ragusa, l’unica imbattuta
Fin qui, infatti, la squadra di Filippo Raciti ha vinto 20 partite e pareggiato le altre cinque, dominando il girone B dell’Eccellenza siciliana. Decisivo l’ultimo successo, per 4-1, contro il Viagrande, sfruttando anche il pari tra le inseguitrici Jonica e Igea. Nessuna delle società impegnate in questa stagione tra la Serie A e l’Eccellenza è riuscita a far meglio, 824 club in tutto, considerando i 171 della Serie D e gli oltre 550 divisi nei vari gironi d’Eccellenza sparsi per tutto il Paese.
Il ritorno
Così, nei giorni dell’esclusione del Catania dalla Serie C, un’ora e mezzo di macchina più a sud c’è un club che si gode una piccola rinascita tornando nella Serie A dei dilettanti a otto stagioni dall’ultima volta, dopo aver sofferto tre fallimenti negli ultimi 15 anni. «Sono davvero emozionato per quello che abbiamo fatto, Ragusa merita di calcare certi palcoscenici. Nessuno puntava su di noi ad inizio stagione e questo ci ha permesso di lavorare sottotraccia e senza pressioni. Dal 2 agosto abbiamo sempre dato il massimo e le zero sconfitte in campionato lo testimoniano» la gioia del tecnico Raciti. Proprio come tre anni fa in Promozione, anche stavolta ha vinto il campionato e la Coppa Italia di categoria (la fase regionale). «Ringrazio i tifosi che ci sono stati sempre vicini».