Roma, Mancini: «Ecco quando sono diventato un difensore centrale…»

by Redazione Cronache

Il difensore della Roma, Gianluca Mancini si è raccontato nella diretta Instagram sul profilo della società. Ecco le sue parole.

PASSATEMPO – «Menomale che su Sky fanno vedere delle vecchie partite, così me le riguardo, perché sono veramente un malato di calcio. Ho rivisto il derby in cui Totti esultò alzandosi la maglietta e sotto c’era scitto ‘Vi ho purgati ancora’. Mi manca Trigoria, l’allenamento, i compagni. Fortunatamente qui a casa ho un giardino e ogni tanto mi svago un po’».

AVVERSARI – «Su tutti, Mertens e Higuain sono due attaccanti che studio molto prima di affrontare. Sono andato in difficoltà molte volte contro di loro. Gente che vorrei evitare volentieri (sorride, ndr). Uno che mi ha stupito molto quest’anno, perché non ci avevo mai giocato contro, è Lautaro Martinez: farà una grande carriera».

DZEKO – «Lui è un numero 9 che gioca come un numero 10. Ha velocità, tecnica. Ogni volta che ci giocavo contro, puntualmente faceva una grande partita».

RUOLO – «Nel settore giovanile li provi un po’ tutti: ho fatto l’esterno alto, l’attaccante. Poi quando sono arrivato nella Primavera della Fiorentina, Guidi, vedendomi così alto e magari un po’ macchinoso per determinati ruoli, decise di spostarmi al centro della difesa. Fu una decisione condivisa con la dirigenza e con Montella, che all’epoca allenava la Prima Squadra».

SPINAZZOLA – «La  nostra amicizia è nata ai tempi del Perugia. Per me era il primo anno coi professionisti. All’inizio si giocava alla Play assieme, a carte a volte. Poi le nostre moglie sono diventate amiche. Ci siamo ritrovati a Bergamo: è un legame che va oltre il calcio».

IDOLO – «Mi sarebbe piaciuto molto giocare con Materazzi: è sempre stato il mio idolo. Un altro che sarebbe stato un compagno di reparto con cui avrei giocato volentieri è Nesta».