LA PARTITA
Fase a gironi della Champions League 2004-2005: al Camp Nou si affrontano Barcellona e Milan.
Il primo brivido lo porta Deco con un colpo di testa che sfiora il palo alla sinistra di Dida. È un Milan che si dimostra arrembante, rispondendo subito: cross per Kaká che, tutto solo in area di rigore, non impatta al meglio il pallone a tu per tu con Valdes. Le falle nella difesa blaugrana si ripetono al 17′, quando il lancio stavolta è a cercare Shevchenko, che si libera della marcatura, prende il tempo e trafigge il portiere spagnolo. Vantaggio rossonero. I padroni di casa vanno momentaneamente in confusione: Valdes esce su Kaká, che sulla ribattuta non trova la porta. La reazione scatta dai piedi di Ronaldinho: la sua bordata, però, termina alta sopra la traversa. Poi è il turno di Deco, dopo che Eto’o era stato stoppato dagli avversari in piena area di rigore: preludio del gol che arriva al 37′, quando Deco pesca l’inserimento di Eto’o che tocca e pareggia i conti. Diventa un assedio: Eto’o is on fire e gli altri lo seguono. Il Milan si affida a una bordata di Cafu, respinta da Valdes. I guantoni di Dida iniziano a essere caldi, troppo caldi.
IL TABELLINO
Barcellona-Milan 2-1
Reti: 17′ Shevchenko (M), 37′ Eto’o (B), 89′ Ronaldinho (B).
Barcellona (4-3-3): Valdes, Belletti, Puyol, Oleguer, Van Bronckhorst, Marquez (80′ Larsson), Deco, Xavi, Giuly (67′ Iniesta), Ronaldinho, Eto’o. A disp.: Ruben, Navarro, Pena, Gerard, Messi. All.: Rijkaard.
Milan (4-2-3-1): Dida, Cafu, Maldini, Nesta, Kaladze, Pirlo, Gattuso, Ambrosini, Kaká (76′ Rui Costa), Serginho (74′ Seedorf), Shevchenko (87′ Tomasson). A disp.: Abbiati, Pancaro, Coloccini, Brocchi. All.: Ancelotti.
Arbitro: Urs Meier.
Ammoniti: Kaká (M), Ambrosini (M), Ronaldinho (B), Gattuso (M).
IL GOL
Minuto 89 e il risultato è fermo: il tabellone indica 1-1, il Barcellona preme al Camp Nou. Ronaldinho riceve il pallone, alza la testa e si ritrova ad affrontare Nesta. Senza puntarlo, muove il pallone con una mossa rapidissima, accentrandosi. Prende due metri al difensore del Milan, che si gira e prova a chiuderlo, quasi senza speranza. Soprattutto perché Dinho prende la mira e spara un bolide con il mancino all’incrocio dei pali. Game, set, match.