Ryan Gravenberch, il futuro è Orange

by Redazione Cronache

di Andrea Sperti 

Il Suriname è una Repubblica dell’America meridionale che fino al 1975 era sotto il controllo dei Paesi Bassi. L’indipendenza ha cambiato parecchio le cose ed adesso questo Paese ha una sua autonomia sia politica che economica, sebbene molti giovani olandesi, anche nello sport, abbiano genitori nati e cresciuti qui.

Quell’incredibile legame con Seedorf

Clarence Seedorf è stato uno dei centrocampisti più forti e vincenti nella storia del calcio e nel 1976 è nato proprio a Paramaribo, la capitale di questa vecchia colonia dell’Olanda. Il campione ex Milan ha un legame con il protagonista della nostra storia, sebbene non siamo certi che i due si siano conosciuti personalmente. Oggi, infatti, vogliamo parlare di Ryan Gravenberch, un ragazzo nato il 16 maggio 2002 che ha già impressionato tutti per qualità e forza fisica.

Il prodotto del settore giovanile dell’Ajax ha entrambi i genitori surinamesi, proprio come Seedorf, e soprattutto ha battuto due record della storia dei lancieri, che appartenevano all’ex centrocampista rossonero. Prima che Ryan diventasse un calciatore professionista, esordisse e segnasse rispettivamente a 16 e 17 anni, i primati di giocatore più giovane a fare per la prima volta il suo ingresso in campo ed a segnare con la maglia dell’Ajax erano custoditi gelosamente dall’ex centrocampista. Gravenberch, però, in un colpo solo ha spazzato via questi due record, dimostrandosi poi continuo anche negli anni successivi e guadagnandosi sempre più la fiducia di ten Hag, uno che di giovani di talento se ne intende parecchio.

Il classe 2002 è stato gettato nella mischia a soli 16 anni e 130 giorni, in un match di cartello per l’Eredivisie come quello contro il PSV Eindhoven, perso poi dai biancorossi per 3 a 0. Quei 7 minuti hanno rappresentato il vero inizio di carriera per il regista, che ha capito di poter contare sulla fiducia del suo allenatore. Da quel giorno sono passati esattamente 3 anni ed il rendimento di Gravenberch è cresciuto di livello. L’allenatore dell’Ajax ha iniziato a responsabilizzarlo, anche perché se giochi in quella zona del campo non puoi permetterti il lusso di avere paura o di cedere a livello mentale. Lo scorso anno è stato il primo nel quale il giovane ha avuto più occasioni per dimostrare il suo valore, mentre questa stagione, sebbene abbia appena 18 anni, sembra già quella della sua definitiva consacrazione.

4 consiglieri al suo fianco

La carriera di Ryan è iniziata nel Zeeburgia ma ha avuto subito una svolta con il passaggio nel settore giovanile dell’Ajax, una vera e propria fucina di talenti. I lancieri sono abituati a far crescere i propri giovani per poi ricavarne importanti plusvalenze utili alle casse del club, che ogni anno riparte con un nuovo progetto incentrato su ragazzi appena maggiorenni. La filosofia della società olandese è chiara ma difficilmente replicabile in Italia. Nel nostro Paese tutti, dalla stampa ai tifosi, vogliono il successo immediato e questo è difficile da raggiungere con una rosa composta prevalentemente da giovani promesse. Gravenberch è solamente l’ultimo in ordine di tempo dei tanti ragazzi di qualità che crescono e diventano calciatori dal settore giovanile del club olandese. Lui, insieme a Lisandro Martinez, Antony Santos, Jurrien Timber, David Neres e Lassina Traore, rappresenta il futuro del club e se tutti quanti dovessero restare, almeno per qualche altra stagione, i lancieri darebbero davvero filo da torcere a chiunque anche in Europa.

Il centrocampista classe 2002, in ogni caso, sebbene sia il più giovane, pare anche il più pronto ed ha 4 consiglieri d’eccezioni al suo fianco, che lo guidano in tutte le scelte importanti della sua vita. Da una parte, infatti, ci sono mamma e papà, genitori che lo hanno visto crescere ed educato al rispetto verso il prossimo. Poi il fratello, otto anni più grande di lui e con una carriera da calciatore già iniziata da tempo. Ryan è cresciuto con Danzell, lo ha visto diventare campione d’Europa con l’Under 17, entrare nel settore giovanile dell’Ajax, ma anche non trovare la squadra giusta nella quale esplodere definitivamente. Ora il fratello maggiore gioca nello Sparta Rotterdam e segue da vicino la carriera di Ryan, nella speranza che questi possa compiere un percorso diverso, fatto di maggiori soddisfazioni e successi. Infine, a curare gli interessi economici del classe 2002 c’è Mino Raiola, un agente maestro nello scegliere il futuro giusto per i suoi assistiti ed attento ad ogni minimo dettaglio.

Spensieratezza

Un pregio fondamentale del carattere di Ryan è la calma. Lui non perde mai le staffe, in campo come nella vita. Un pallone difficile da amministrare o una situazione complicata da gestire non rappresentano dei problemi per il quasi diciannovenne, che qualche settimana fa ha parlato così hai canali ufficiali del club olandese:

«Se devo pensare a dieci cose contemporaneamente, vado in difficoltà. Scelgo consapevolmente di restare calmo, mi piace un’atmosfera rilassata intorno a me. So che a volte ho bisogno di essere scosso, di prendere un calcio in culo. Questo è un aspetto del mio gioco su cui devo chiaramente migliorare. Sento che sto andando bene, ho cercato di migliorare questo aspetto ma non è ancora abbastanza. Serve sempre di più».

Da quando è entrato in pianta stabile nella formazione titolare dell’Ajax tanti top club europei hanno bussato alla porta della dirigenza olandese, chiedendo informazioni sul suo conto. In Italia Juventus e Roma si sono mosse prima di tutti, con i giallorossi che lo hanno potuto ammirare anche nel doppio confronto nei quarti finali di Europa League vinti proprio contro i lancieri. Il prezzo di base è di 25 milioni di euro, più eventuali bonus, ma la richiesta è destinata a salire in breve tempo e chiunque vorrà acquistarlo dovrà essere rapido a non farsi anticipare dalla concorrenza.

Spesso si dice che i giocatori di talento nascano così, a prescindere dal luogo in cui lavorano ed iniziano a tirare i primi calci ad un pallone, ma non è sempre vero. Le qualità tecniche si affinano, i calciatori migliorano ed i giovani esplodono solo in un ambiente ideale per la loro crescita. Ryan Gravenberch è l’ennesima pepita d’oro di proprietà degli olandesi e probabilmente ha ragione chi continua ad affermare che il futuro è Orange.