Traffico impazzito in zona salvezza

by Giuseppe Pastore
salvezza serie A

180 minuti alla fine del campionato, traffico stile Borgo Panigale il ponte del 2 giugno in zona salvezza in Serie A: sei squadre ancora coinvolte almeno dell’aritmetica, nessuna ancora retrocessa (non capitava dal 2013-14). È la lotta per la sopravvivenza più feroce di sempre? No, perché la serie A ha saputo proporre intrecci ancora più contorti di quello che riguarda Spezia, Sampdoria, Salernitana, Cagliari, Genoa e Venezia, tutte insieme appassionatamente almeno per un altro weekend tra sabato e lunedì. Limitandoci solo ai campionati dal 1994-95 a oggi, quando i tre punti a vittoria hanno ridotto sensibilmente (ma non cancellato…) tutti quei pareggi di comodo che scandivano abitualmente le ultime giornate di campionato, ci sono ben sei stagioni in cui, a due partite dalla fine, c’erano almeno sette squadre ancora in ballo per non retrocedere.

3.  Stagioni 1998-99, 2001-02, 2007-08 e 2018-19: 7 squadre

Non vogliamo stordirvi di troppi numeri, calcoli e classifiche avulse. Ci limitiamo a dire che queste quattro volate-salvezza furono piene di momenti drammatici e impronosticabili, come il clamoroso tracollo del Verona di Malesani nel 2002, scavalcato all’ultima giornata dal Piacenza in uno scontro diretto senza ritorno. O la dolorosa retrocessione della Sampdoria, beffata nel 1999 da un rigore molto dubbio fischiato a Bologna dall’arbitro Trentalange di cui i tifosi blucerchiati si ricordano ancora. I più giovani ricorderanno quantomeno i convulsi minuti finali di Inter-Empoli, ultima giornata 2018-19, quando sull’auto-traversa di D’Ambrosio si intrecciarono i destini dell’Inter di Spalletti a caccia del posto Champions e dell’Empoli dell’amico Andreazzoli condannato alla serie B. Mozzafiato anche la volata-salvezza del 2008, anche quella legata a doppio filo alla lotta-scudetto: l’Inter rimase impantanata a Parma oltre un’ora, con i gialloblù costretti a vincere per evitare la retrocessione, finché ci pensò Ibrahimovic a entrare dalla panchina e risolvere lo stallo.

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2.  Corsa salvezza in Serie A stagione 2006-07

8 squadre per un posto (Livorno 39, Torino 39, Parma 38, Catania 38, Siena 37, Cagliari 37, Reggina 36, Chievo 36)

Iniziamo a fare sul serio. È l’annata del post-Calciopoli in cui penalizzazioni a pioggia hanno ulteriormente abbassato la soglia-salvezza: la star della colonna di destra della classifica è la Reggina di Mazzarri, riemersa da un -11 “impossibile” e pienamente in corsa a due giornate dalla fine. Il rovescio della medaglia è rappresentato dal Catania, che dopo un magnifico girone d’andata quasi a ritmo Champions è colato a picco dopo la terribile serata di Catania-Palermo, con il Cibali squalificato fino a fine stagione dopo l’omicidio dell’agente Filippo Raciti. Lontani da casa, i siciliani si sono avvitati in una crisi senza speranza e sono costretti a giocarsi la salvezza all’ultima giornata “in casa” (si fa per dire, si gioca a Bologna) nello scontro diretto con il Chievo. C’è di mezzo anche il Siena, che ha bisogno di battere la Lazio all’ultima giornata e lo farà solo a cinque minuti dalla fine, grazie al classico gol dell’ex di Paolo Negro. Sono già retrocesse da tempo Ascoli e Messina; meno coinvolte delle altre, ma aritmeticamente ancora in ballo, partecipano al valzer anche Livorno, Parma, Cagliari e Torino, che hanno l’accortezza di procurarsi i punti-salvezza alla penultima giornata. L’ultima giornata vede la Reggina approfittare di un Milan sazio e appagato, reduce dalla finale di Atene, e conquistare i tre punti che le mancavano nel tripudio del Granillo. Poi lungo e ansiogeno ping-pong tra Siena e Bologna, dove il Catania ottiene quella che è appena la sua seconda vittoria nel girone di ritorno grazie alle mosse di Pasquale Marino e ai gol dei subentrati Fausto Rossini e Mauro Minelli. Il Chievo retrocede in serie B.

1. Corsa salvezza in Serie A stagione 2004-05

13 squadre per tre posti (Cagliari 43, Livorno 43, Lazio 42, Lecce 42, Reggina 42, Bologna 41, Roma 41, Parma 40, Siena 39, Chievo 39, Fiorentina 38, Brescia 38, Atalanta 35)

Ed è Royal Rumble! Finale delirante come mai nella storia per la salvezza in Serie A: dall’ottavo posto in giù sono tutte ancora a rischio, comprese le due romane che alla terzultima giornata hanno messo in scena un tremebondo derby finito 0-0 nella riprovazione generale, fino all’Atalanta ultima in classifica eppure ancora in corsa grazie a un prodigioso tentativo di rimonta nel girone di ritorno con Delio Rossi in panchina. Tra la penultima e l’ultima giornata ci sono ben otto scontri diretti ricchi di episodi memorabili nel bene e nel male, come il clamoroso abbaglio arbitrale della coppia Rosetti-Pisacreta che non vede un fallo di mano di Zauri nel cruciale Lazio-Fiorentina. In alcuni casi, si tratterà di partite che finiranno nell’occhio del ciclone di Calciopoli nell’estate 2006, come il 3-3 tra Lecce e Parma che serve ai salentini per salvarsi e ai gialloblù per approdare allo spareggio salvezza (poi vinto) contro il Bologna. A rimetterci le penne sono dunque il Bologna, l’Atalanta (che non è riuscita a battere la Roma e retrocede a testa alta) e a sorpresa il Brescia, che nella prima stagione “da quando Baggio non gioca più” cade sul rettilineo finale in un drammatico scontro diretto a Firenze. Sarà l’ultima stagione della storia della serie A con lo spareggio a risolvere situazioni di parità dopo 38 giornate: dall’anno successivo interverranno la classifica avulsa e la differenza reti.