Famiglia di sportivi, tackle e trofei: Perr Schuurs, la pepita del Torino

by Francesco Pietrella
Perr Schuurs

A Sittard gli hanno detto arrivederci con un’ode. Un video di un paio di minuti in cui vengono raccolti tutti i tackle, le uscite a testa alta, i gol di testa e i momenti migliori vissuti in provincia, prima dell’Ajax. Si chiama «ode a Perr Schuurs» ed è una lettera d’amore di un tifoso al suo calciatore preferito, nato e cresciuto in una famiglia di sportivi e diventato grande a casa sua, nel Fortuna Sittard, prima delle giovanili dell’Ajax, della prima squadra e del Torino, dove adesso strega tutti. 

Nuovo Van Dijk? Calma

Schuurs, 22 anni, è il manifesto di centrale moderno con personalità e coraggio. Fin qui ha giocato sei partite e si è sempre distinto. L’olandese, un metro e 91 di sgroppate palla al piede a testa alta, si è fatto notare per gli spunti da vecchio libero. Uno che anticipa l’attaccante e poi esce alla Lucio, forza fisica e corsa, salvo poi scaricare il pallone a chi deve inventare. Dopo un paio di partite in panchina, Juric l’ha lanciato dal 1’ contro Cremonese, Lecce, Sassuolo, Empoli e Juve, dove si è sempre distinto. Sui social fioccano i classici paragono con Van Dijk e De Ligt. In fondo in Olanda va così: se giochi in difesa e superi il metro e 90, allora ti accostano a uno dei due santoni del momento. 

Gli Schuurs, famiglia di sportivi

Impossibile dribblare lo sport. Papà Lambert è stato un mito della pallamano olandese, ha vinto cinque scudetti e giocato 312 partite in nazionale. Nessuno come lui. «Perr è sempre stato fissato con il pallone, ma il bello è che all’inizio voleva giocare solo con gli amici». A cinque anni il Fortuna lo seleziona per un provino, ma lui dice no: «Preferiva stare a Nieuwstadt, si divertiva di più e stava bene». Il Sittard si rifà sotto qualche primavera dopo, a 11 anni, e a quel punto il padre gli impone di scegliere. «Ne vale il tuo futuro». Così Schuurs entra nelle giovanili. Il resto è storia. 

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Tennis e pallamano

Nel 2016 debutta in seconda divisone, 24 partite e 2 gol, poi gioca un altro anno da titolare, prima della chiamata dell’Ajax a 19 anni. «Quando ha firmato abbiamo fatto una grande festa». Lui, il padre e tutta la famiglia. Altri sportivi. Sua sorella Demi, 29 anni, è una tennista professionista specializzata nel doppio. Vanta una semifinale all’Australian Open 2021, un quarto di finale a Wimbledon e altri tre agli Us Open, con 15 titoli vinti. L’altra sorella, Fleau, ha scelto di giocare a pallamano come papà. «Me ne sono innamorata a 12 anni, prima mi piaceva ballare». Domanda: che sport si guarda a casa Schuurs? Lambert ha provato a dare una risposta diplomatica: «Dipende da chi gioca». Mamma Monique, invece, è una tuttofare. Si dedica ai figli da una vita e non ha mai fatto mancare nulla a nessuno. «È la nostra eroina», dicono. 

Investimento top

L’exploit di Perr ha data e luogo: annata 2020/2021, 41 partite con l’Ajax prima di una stagione transitoria. In estate è volato al Toro per circa 13 milioni bonus compresi, con una percentuale del 15% sulla futura rivendita. Ad Amsterdam ha vinto tre campionati, due coppe e una Supercoppa, toccando quota 95 presenze in quattro stagioni. Juric – da sempre a suo agio con i centrale difensivi e i trequartisti, da Bremer a Zaccagni – ha parlato di un giocatore «forte che può ancora migliorare». Il d.s. Vagnati, invece, ha raccontato di un ragazzo che ha fatto di tutto per venire a Torino, convinto a firmare dopo una cena. I tifosi si sono già innamorati di lui. Chissà se gli riserveranno un’ode.