Serie A, come cambieranno gli allenamenti: palestra all’aperto e circuiti

by Redazione Cronache

Capire se si può riprendere a giocare è il primo passo da compiere. Dopodiché, diventa fondamentale stabilire i tempi di ripresa fisica di ogni singolo giocatore. A riguardo ha parlato Emanuele Marra, preparatore atletico con Montella al Milan – ai taccuini del quotidiano La Gazzetta dello Sport.

ALLENAMENTI – «La palestra intesa come ambiente al chiuso dovrà diventare all’aria aperta. Il campo sarà la palestra. E lì si potranno organizzare i circuiti consentendo agli atleti di mantenere le distanze tra di loro. L’alternativa sarebbe quella di suddividere la palestra a gruppi e con fasce di orario, ma facendo in questo modo si andrebbe a privare la squadra della visione d’insieme, fondamentale invece».

TEMPI – «In tre settimane il corpo umano riannoda i fili anche sensoriali, ricollegando spazio e tempo. Sarebbe ottimale avere a disposizione più di tre settimane. Se tra la ripresa degli allenamenti e il riavvio del campionato trascorresse così poco tempo, invece, sarà necessario dare più spazio al lavoro con la palla».

RECUPERI – «Può diventare importante aggiungere l’utilizzo della crioterapia immediata alla fine di ogni seduta. E sarà decisivo gestire al meglio ciascuna delle 24 ore quotidiane».