Le Statistiche Inutili della 32esima giornata di Serie A

by Giuseppe Pastore
Statistiche Inutili

La prodezza di Riccardo Gagno al 91′ di Modena-Imolese, che ha indirizzato pesantemente la volata-promozione del Girone B della Serie C, è un cappello introduttivo ideale per questo 32° episodio di Statistiche Inutili e ci serve da lancio lungo anche per passare in rassegna tutti i gol su azione segnati dai portieri perlomeno in serie A e serie B. Nella massima serie, com’è noto, sono stati in tre: Michelangelo Rampulla in Atalanta-Cremonese 1-1 del 23 febbraio 1992, Massimo Taibi in Reggina-Udinese 1-1 del 1° aprile 2001 e Alberto Brignoli in Benevento-Milan 2-2 del 3 dicembre 2017. In serie B ricordiamo Ivan Provedel in Ascoli-Juve Stabia 1-1 del 7 febbraio 2020 e l’unico della banda che non ha segnato un gol del pareggio, ma addirittura un 2-0: Vittore Martini, numero 1 del Savona che il 22 dicembre 1940 segnò il secondo gol di un memorabile match contro il Siena, condizionato dal vento che spazzava il campo di corso Agostino Ricci in modo talmente impetuoso che allungò il rinvio di Martini, beffando il collega toscano Natale Erbinovi. Niente video, ci spiace.

Cribbio, si è fermato l’Empoli!

Non volevamo essere blasfemi, ma il titolo-citazione rende ugualmente l’idea: l’Empoli è l’unica squadra della serie A che non ha ancora vinto una partita nel 2022. Gli ultimi tre punti di Andreazzoli risalgono al 12 dicembre 2021 e furono piuttosto prestigiosi: addirittura una vittoria per 1-0 a Napoli a casa dell’amico Spalletti, che contribuì a raggiungere la quota salvezza già a metà stagione. E difatti, visto che dietro si procede a velocità di gregge su tratturo di campagna, l’Empoli ha ancora ben dodici punti di vantaggio sul terzultimo posto: se non ci saranno pessime sorprese, Andreazzoli passerà dunque alla storia come il primo allenatore di sempre a essersi salvato in serie A senza nemmeno una vittoria nel girone di ritorno. Un’impresa per pochissime, tutte poi puntualmente scese in serie B: l’ultima fu il Pescara 2012-2013, di cui vi mostriamo uno dei suoi due unici pareggi in quel tragico girone di ritorno, in casa della Roma di… Andreazzoli. Poi, in ordine sparso il Cesena 2011-12, la Lazio 1984-85, il Catania 1983-84, il Palermo 1972-73 e la Ternana 1972-73. A guastare la festa al contrario potrebbe però pensarci Empoli-Salernitana del 15 maggio, penultima giornata.

Minimum Max

Considerando ovviamente i soli tornei disputati per intero, nella “sua” Cagliari Massimiliano Allegri è arrivato a 60 punti per il nono campionato di serie A consecutivo (i primi tre con il Milan e i sei con la Juventus): è il terzo della storia a riuscirci dopo Carlo Ancelotti e Luciano Spalletti. Anche nel mezzo del cammino di Max, va ricordata la piccola macchia di un campionato interrotto a metà che non stava andando troppo bene: la stagione 2013-14, quando fu esonerato dal Milan alla 19^ giornata con appena 22 punti e un misero undicesimo posto.

Maledetti toscani

L’abituale puntigliosità dei toscani ci impedisce di definire la sfida tra Mazzarri e Allegri come un “derby livornese”: Max è un livornese di scoglio, re delle gabbionate locali e grande cultore del cacciucco, mentre Walter è originario di San Vincenzo, comune a sessanta chilometri dalla città, sempre sul mare ma un po’ più a sud, sulla Costa degli Etruschi (“Non voglio essere di Livorno!”, protestò Walter, stufo di alcune polemiche pretestuose prima di un Milan-Napoli del 2011). Perciò restiamo nel campo dei derby regionali per constatare che Mazzarri non batte un collega toscano da 15 partite: quest’anno zero vittorie su undici confronti (quattro pareggi e sette sconfitte), poi due nel 2019-20 (due sconfitte contro la SPAL di Semplici e la Juventus di Sarri) e due nel 2018-19 (un pareggio contro la Juventus di Allegri e una sconfitta contro l’Empoli di Andreazzoli). L’ultima vittoria risale al 10 marzo 2019, in casa del Frosinone allenato dal fiorentino Marco Baroni. Sabato mattina, sedicesimo tentativo contro il Sassuolo del senese Dionisi.

Al di là del Muriel

Prima o poi doveva succedere: dopo un lungo inseguimento accelerato nelle ultime stagioni, quel formidabile forno a microonde (nel senso che ci mette poco a scaldarsi) di Luis Muriel ha eguagliato il record di Alessandro Matri, 25 gol partendo dalla panchina in serie A. “Mitra” Matri ci aveva messo poco più di undici anni a confezionare la sua performance, debuttando con un gol in Atalanta-Cagliari del 31 ottobre 2007 e chiudendo la striscia proprio al Mapei Stadium, in Sassuolo-Cagliari 3-0 del 26 gennaio 2019. Muriel invece ci ha messo meno di nove anni, da Udinese-Sampdoria 3-1 del 5 maggio 2013 alla rete di ieri, inutile ai fini della classifica ma pesantissima per le Statistiche (non del tutto) Inutili.

Statistiche Inutili: MaradoNico

Nicolas Gonzalez della Fiorentina non è stato il primo calciatore argentino a segnare allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli: come forse ricorderete, c’era già riuscito Giovanni Simeone in Napoli-Verona 1-1 dello scorso 7 novembre. Sicuramente, però, Nico Gonzalez è il primo calciatore della storia a segnare sia allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli che allo stadio Diego Armando Maradona di Buenos Aires – la casa dell’Argentinos Juniors, dove ha giocato dal 2016 al 2018 provenendo dal “Semillero del Mundo”, il vivaio più importante d’Argentina che negli anni Settanta annoverava tra le sue “cebollitas” proprio lo stesso Maradona. Come in molti altri Paesi, anche in Argentina non è necessario essere passati a miglior vita per vedersi dedicare uno stadio o un monumento: così Diego era il titolare dello stadio dell’Argentinos Juniors già dal 10 agosto 2004, nell’ambito delle celebrazioni dei 100 anni del clu. L’impianto, grande circa 25mila posti, sorge nel quartiere di Villa General Mitre e fu costruito nell’arco di ben dieci anni a causa della grave crisi economica argentina che rallentò pesantemente i lavori.

Ciro Immo-belìn

Due gol in casa della Sampdoria il 5 dicembre, tre in casa del Genoa ieri: Ciro Immobile rinnova il suo feeling con lo stadio Luigi Ferraris di Genova, dove ha segnato “da ospite” 15 dei suoi 179 gol in serie A (più uno in serie B ma molto importante, nel pomeriggio della promozione in serie A del Pescara nella primavera 2012, ottenuta proprio sul campo della Sampdoria). Se segnare una doppietta in casa di entrambe le genovesi nella stessa stagione vi sembra un fatto tutto sommato ordinario, sappiate che non è affatto così: anche a causa degli abituali saliscendi tra serie A e serie B di Sampdoria e Genoa, l’ultimo a riuscirci era stato addirittura l’argentino Antonio Valentin Angelillo nella sua stagione di grazia 1958-59 da 33 gol con l’Inter: due gol in Genoa-Inter 4-2, due gol in Sampdoria-Inter 2-4. A questo punto obietterete che Immobile ne ha fatte cinque, ma allora rilanciamo con le due triplette (!) del formidabile Pompierone Gunnar Nordahl, che nel 1954-55 si portò a casa il pallone – per modo di dire, all’epoca l’usanza ancora non esisteva – sia in casa della Samp (0-3) che in casa del Genoa (0-8!). E direttamente dal 1955 eccovi i gol di quella vendemmia fuori stagione.

Segno di Rado

Gli amici romanisti alla lettura e all’ascolto delle Statistiche Inutili dell’ultima giornata saranno senz’altro lieti di sapere che, 24 ore dopo aver partorito per Cronache di Spogliatoio quest’inquietante statistica da incubo su Ivan Radovanovic (98 tiri consecutivi in serie A senza lo straccio di un gol), il buon Rado ha tirato uno scaldabagno senza senso nella porta di Rui Patricio, portando in vantaggio la Salernitana all’Olimpico. Radovanovic non segnava dal 5 gennaio 2018, quando con un analogo scaldabagno aveva sbloccato il risultato di Chievo-Udinese (finita poi 1-1). Da allora al massimo un palo e una traversa, colpiti rispettivamente contro il Crotone nel 2018 e contro la Fiorentina nel 2019. Per gli appassionati del vintage, annotiamo anche la circostanza di un gol segnato su punizione di seconda, toccata da Ribery: alla Roma non capitava di subirne uno dal 23 settembre 2015, a cura di Eder della Sampdoria. Poi la Roma ha vinto lo stesso, con l’ulteriore curiosità statistica di ben tredici cartellini gialli sventolati dall’arbitro Volpi: e nessun espulso, record assoluto! Il primato precedente apparteneva a sette diverse partite in cui si erano registrate 11 ammonizioni e zero rossi: l’ultima era stata Crotone-Bologna del 20 marzo 2021.

Alla prossima settimana con le Statistiche Inutili della serie A!