Mauro Balata, presidente della Lega di Serie B ha parlato così in merito alla ripresa della cadetteria. Ecco la sua intervista ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com.
ASPETTO ECONOMICO – «I conti si faranno alla fine, a noi tocca, insieme ad altri soggetti, contenerli e fare in modo che si azzerino il più possibile. Io ho lanciato proprio in queste ore un “piano Marshall” del calcio che possa mettere in campo strumenti straordinari e che consenta di avere delle priorità: la prima, naturalmente, riguarda la salute di tutti i tesserati, la seconda la sopravvivenza del sistema calcio italiano. Servono pertanto dei fondi straordinari, capaci di prevenire ulteriori problemi e anche di riequilibrare una situazione che non è affatto semplice e che può portare a una crisi se non si attivano degli strumenti di garanzia, naturalmente destinati ai soggetti meritevoli».
RIPRESA – «È prematuro parlarne. Come sempre seguiamo le indicazioni delle autorità preposte che ci diranno come e quando riprendere. La speranza è di iniziare i primi di maggio ma ripeto se le condizioni lo consentiranno. La cosa importante adesso è restare a casa per vincere tutti insieme questa importantissima partita. In Consiglio direttivo e poi in Assemblea abbiamo all’unanimità stabilito che dobbiamo prioritariamente garantire la salute e, inoltre, che si potrà andare avanti anche fino al 30 giugno ed eventualmente oltre se arriverà un impulso dalla Federazione, in modo da garantire la nostra formula. Il rinvio degli Europei ci permette di avere anche maggiore respiro in vista del ritorno in campo».
ALLENAMENTI – «Quando le autorità diranno che non c’è più rischio per la salute dei tesserati coinvolti».
IPOTESI – «Qualsiasi ipotesi che non preveda il rispetto del format del campionato, con conclusione della regular season e quindi la disputa di playoff e playout, è campata in aria al momento. Per qualsiasi altra soluzione vi è una Federazione che tutela l’intero sistema calcio e che ringraziamo per il lavoro messo in campo; dialogheremo in quel tavolo per arrivare a posizioni il più possibile condivise da tutti».
STIPENDI – «È chiaro che ogni soggetto, ogni attore, deve fare dei sacrifici e non intendo solo le società. Serve un’analisi approfondita che porti a una riflessione sul riequilibrio economico fra società e calciatori. Altrimenti questa crisi rischia di coinvolgere e danneggiare tutti. Tutelando le società si tutelano non solo i calciatori, ma anche quei professionisti, che, con le loro famiglie, hanno meno evidenza ma che consentono ai club di andare avanti, e mi riferisco ai dipendenti».
ISTITUZIONI – «Parlavo prima del mio piano Marshall che prevede varie proposte come assegnare alle società associate un ristoro economico connesso al danno economico subìto per effetto dei provvedimenti. Le risorse per tale contributo a fondo perduto potrebbero essere attinte attraverso la riconversione dell’accantonamento per Rischi e Oneri previsto nel budget federale 2020/2021, recentemente approvato dal Consiglio Federale e attraverso l’utilizzo del relativo Fondo attualmente esistente nello stato patrimoniale del bilancio della Federazioni. Potrebbe inoltre essere attivato da parte della Federazione, eventualmente di concerto con l’UEFA, uno strumento tecnico-giuridico, una sorta di “fondo di salvaguardia”, a favore di tutte le società associate, che permetta di sostenere e garantire alle stesse l’accesso al credito bancario, a breve e a medio termine, per fronteggiare le temporanee, ma robuste, carenze di liquidità che indubbiamente si verranno a creare».