Serie B, chi ha speso di meno per la promozione negli ultimi 10 anni?

by Alessandro Lunari
promozione serie b

Cessioni per autofinanziarsi, prestiti e colpi a zero. Con lungimiranza, buon occhio e programmazione c’è chi negli ultimi 10 anni di Serie B è riuscito a centrare un traguardo importante come la promozione in A senza spendere molto sul mercato (in relazione, chiaro, alle cifre che girano nel mondo del calcio). In alcuni casi, addirittura facendo quadrare entrate e uscite, come successo al Livorno di Paulinho e Vantaggiato (passato in A dai playoff) nella stagione 2013/14 e al Frosinone in quella successiva.

Ci sono queste due società in testa alla classifica stilata da Transfermarkt. Vediamo le altre, anticipando che verso la fine comparirà anche il Lecce, appena salito insieme alla Cremonese, che ha speso 2 milioni di euro sul mercato di cui la metà per prendere il centrocampista Alexis Blin dall’Amiens. Non è “molto” se si pensa, come riporta il portale specializzato, «che il prezzo d’acquisto della rosa del Parma è stato di 67,17 milioni di euro, più di tutte le altre 19 concorrenti stagionali (63,72 milioni)». Dietro il Benevento con 17,68 milioni.

Serie B, chi ha speso di meno per la promozione?

Gli esempi virtuosi, però, non mancano. Al terzo posto c’è il Crotone, che nel 2015/16 è salito in Serie A spendendo 60mila euro per i colpi in entrata. Al quarto il Sassuolo 2012/13, con 100mila euro, partiti per Laribi. C’era Eusebio Di Francesco in panchina e già Domenico Berardi in rosa. 

Sotto la soglia del milione di euro speso sul mercato ci sono anche la Spal “edizione” 2016/17, 250mila euro di cui la maggior parte per Vicari; Il Carpi 2014/15 con 300mila euro e il Benevento 2016/17 che ne ha tirati fuori 550mila per Nicolas Viola.

Così arriviamo al Crotone 2019/20 con 1 milione di euro investiti, di cui 600mila euro investiti per il giovane portiere Gian Marco Crespi. Cifra simile rispetto a quando sborsato dall’Empoli nel 2013/14 (1,15 milioni), con Barba a rappresentare l’acquisto più costoso. A questo punto troviamo due volte l’Hellas Verona. Nel 2013 è stata promossa dalla Serie B alla A spendendo 1,29 milioni di cui uno per Cacia; nel 2019 1,55 milioni com 800mila versati al Bari per l’attaccante Karamoko Cissè. Infine la Salernitana, per la promozione della scorsa stagione, ha tirato fuori 1,57 milioni di euro; 700mila destinati al difensore Gyomber.

Tre squadre, tra quelle che hanno speso di meno per la promozione in Serie B negli ultimi 10 anni, sforano i 2 milioni. Il Lecce, appunto, il Venezia nel 2020/21 (2,17 milioni di cui 1 per Forte) e lo Spezia dell’anno prima (2,2).