Le Statistiche Inutili della 13esima giornata di Serie A

by Giuseppe Pastore
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Penultimo weekend di campionati nazionali prima della sbronza Mondiale – sbronza per modo di dire, visto che in Qatar non sarà concesso di bere alcolici durante le partite. Ne sono successi di episodi al confine con l’allucinogeno, a cominciare dal gol del portiere Michal Lewandowski in Messina-Monterosi di serie C, la risposta (21 anni dopo) al colpo di testa del collega Massimo Taibi al di là dello Stretto in Reggina-Udinese. Sempre per rimanere ai portieri, la prima sfida tra due gardiens de but italiani in Ligue 1, ovvero Vito Mannone contro Gianluigi Donnarumma in Lorient-PSG. Si fa valere finalmente anche Lorenzo Lucca: il suo Ajax ha perso in casa 1-2 lo scontro diretto con il PSV Eindhoven, ma l’ariete di Moncalieri ha segnato la prima rete italiana nella storia del club.

Nel nome del figlio

Emozioni fortissime a San Siro, dove la solita rocambolesca Milan-Spezia viene ulteriormente riscaldata dal secondo gol in serie A di Daniel Maldini: il primo a San Siro, il primo contro il Milan, il secondo in uno Spezia-Milan dopo quello segnato di testa al Picco il 25 settembre 2021, altra partita finita 2-1 per i rossoneri. Andiamo con ordine: un Maldini non giocava contro il Milan a San Siro dall’8 gennaio 1967, Milan-Torino 1-1, unica stagione con la maglia granata di un Cesarone Maldini a fine carriera, chiamato sotto la Mole dal vecchio maestro Nereo Rocco. Un Maldini ovviamente non aveva mai segnato con una maglia diversa dal Milan, e questo è accaduto alla presenza in serie A numero 1076 della Famiglia. Era invece già successo due volte che un Maldini segnasse in serie A e la sua squadra non vincesse: a Cesare era capitato in Triestina-Milan 4-3 del 6 febbraio 1955, a Paolo in Milan-Atalanta 1-2 del 30 marzo 2008 (il suo ultimo gol in carriera). In tutta questa Maldineide, ritagliamoci uno spazietto per Olivier Giroud, se non altro per farvi notare che 22 dei suoi 23 gol con il Milan in tutte le competizioni hanno coinciso con una vittoria del Milan: l’unica squadra che è scampata alla furia di Oliviero Bomber Vero è stata – non a caso – il Napoli, che lo scorso settembre ha vinto ugualmente 2-1 a San Siro.

Spigolature

Olivier Giroud è stato anche protagonista in negativo, togliendosi scioccamente la maglia e rimediando il secondo giallo che gli farà saltare la trasferta di Cremona. È già la seconda volta che capita quest’anno in serie A, dopo il coitus interruptus del gol di Milik in Juventus-Salernitana; è la seconda volta che capita in serie A anche al Milan, dopo un dimenticato gol di Christian Ziege in Empoli-Milan 1-1 del 10 gennaio 1999. Il terzino tedesco, che in rossonero visse due stagioni problematiche, intese sfogarsi di gioia dopo il gol del pareggio, ma dimenticò di essere già ammonito: a ricordarglielo un altro arbitro nato in Emilia-Romagna e diversamente capelluto come Fabbri, un certo Pierluigi Collina. Non esistono invece precedenti (almeno per noi) di un gol segnato da un attaccante mascherato a un portiere mascherato come quello di Victor Osimhen a Juan Musso in Atalanta-Napoli: se conoscete episodi che ci smentiscano, smentiteci pure.

Juve-Inter Show

L’Inter perde la quinta partita di campionato in appena 13 giornate e ci duole ammonire i tifosi nerazzurri: nessuna squadra ha mai vinto lo scudetto dopo aver perso cinque partite nel girone d’andata. A quota 4 un nutrito drappello di squadre che vinsero di rimonta, a cominciare dalla famosa Juventus 2015-16 di Allegri. Ancora peggio: l’Inter non perdeva entrambe le partite di andata contro Juventus e Milan dal 1999-2000, allenatore Marcello Lippi, quando i nerazzurri furono battuti 2-1 nel derby della famosa espulsione di Ronaldo per gomitatina-ina-ina ad Ayala e persero 1-0 al Delle Alpi a dicembre. Alla fine, quantomeno, arrivarono quarti dopo lo spareggio Champions contro il Parma. L’Inter prosegue anche nel suo rapporto complicato e contraddittorio con lo Juventus Stadium: è l’unica squadra ad averci vinto due volte in campionato, ma non segna su azione addirittura dal 6 gennaio 2015, assist di Guarin e gol di Mauro Icardi – da allora due reti su rigore (Lukaku 2021 e Calhanoglu 2022) e un rocambolesco autogol di Giorgio Chiellini, sempre nel 2021.

Pietro e Palo – Volume 1

Avevamo appena messo da parte la jellatissima Statistica Inutile su Mario Rui (cinque pali e zero gol negli ultimi 12 mesi) che subito dobbiamo occuparci di Nicolò Zaniolo, che oltre a non segnare all’Olimpico in serie A da oltre due anni ha una particolare avversione per i derby. Negli ultimi quattro campionati ha colpito in tutto cinque legni, quattro dei quali proprio contro la Lazio e tutti nella stessa porta sotto la Curva Nord: la traversa di ieri prosegue la mesta tradizione inaugurata con il doppio palo del 1° settembre 2019 e continuata con il palo colpito di testa il 26 settembre 2021. Oltretutto il quinto palo fu colpito in Roma-Udinese del 23 settembre 2021, tre giorni prima di un derby, come se nella sua testa aleggiassero già presagi di sventura.

Pietro e Palo – Volume 2

Il Pietro del titolo è Pellegri, auto-azzoppatosi al terzo secondo di Bologna-Torino e costretto al cambio già nel corso del quarto minuto. È la sostituzione più veloce dell’anno ma non all-time: per esempio, dai nostri munitissimi archivi è spuntato un Parma-Sampdoria 1-1 del 20 aprile 2005 in cui Stefano Bettarini rimediò un infortunio muscolare che lo tolse dal campo già al secondo minuto. Invece, un infortunio dopo tre secondi sospettiamo sia record italiano, europeo e forse anche olimpico: tanti auguri di pronta guarigione per l’attaccante granata, a cui a questo punto diamo appuntamento nel 2023.

La domenica italiana

Dalla governance più tradizionalista della Serie A 2022-2023, quella di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani a guida del Monza, non poteva che uscire la Statistica Inutile più nostalgica dell’anno. Il Monza ha conquistato tutti i suoi 13 punti in classifica giocando alle 15 della domenica pomeriggio, e magari qualcuno sugli spalti prova anche a ricreare un clima autenticamente anni 80 ascoltando Tutto il Calcio Minuto per Minuto con una radiolina a transistor. Viceversa, nelle otto partite in cui i brianzoli hanno giocato in orari e giorni diversi, dal martedì sera al sabato pomeriggio, non hanno ottenuto il becco di un quattrino: zero punti su 24. Calendario fino alla sosta: Lazio-Monza giovedì sera alle 20:45 (ahi), Monza-Salernitana domenica pomeriggio alle 15 (bene!).

Il caso Ciofani-Sepe

Daniel Ciofani contro Luigi Sepe: dove l’avevamo già vista? Ma certamente: all’ultimo minuto di Frosinone-Parma 3-2 del 3 aprile 2019, quando il bomberone di Avezzano aveva battuto su rigore il portiere di Torre del Greco al minuto 102:43, il che fa tuttora di quella rete il gol più tardivo della storia della Serie A. In Salernitana-Cremonese i due hanno dato vita a un episodio più unico che raro: primo rigore, respinto, Castagnetti segna sulla respinta ma c’è un “encroachment penalty” che porta l’arbitro a ordinare la ripetizione, secondo rigore, respinto, gol di Ciofani sulla respinta. Rimane un dubbio da Statistica Inutile: poiché l’azione del primo rigore viene invalidata sulla base di un ingresso anticipato avvenuto pochi istanti prima del tiro di Ciofani, ma viene invalidata solo perché Ciofani ha sbagliato il rigore (se Ciofani avesse segnato, il gol sarebbe stato regolare), quanti rigori ha sbagliato Ciofani contro la Cremonese, uno o due? Rileggetela con calma, fate un bel respiro e poi diteci la vostra.