Le Statistiche Inutili della 18esima giornata di Serie A

by Giuseppe Pastore
statistiche inutili

Nel weekend in cui Carlo Ancelotti è tornato a perdere una finale secca dopo oltre 10 anni (non capitava dal Community Shield Chelsea-Manchester United, agosto 2010), riluce una nuova stella italiana in Inghilterra, dove Roberto De Zerbi è diventato il secondo allenatore della storia della Premier a rifilare tre gol all’andata e al ritorno al Liverpool di Jurgen Klopp: il primo – noblesse oblige – era stato Pep Guardiola con il Manchester City 2017-2018. Tante cose anche in Serie A, a cominciare dalla partitissima di venerdì sera. Vediamo tutte le Statistiche Inutili.

La manita de Dios

Serata epocale al Maradona di Napoli, dove la Juventus torna a incassare cinque gol nella stessa partita dopo quasi trent’anni: non accadeva dal 30 maggio 1993, in un’inutile Pescara-Juventus di fine campionato, quando i già retrocessi abruzzesi avevano infierito sui distrattissimi bianconeri di Trapattoni – sul tabellino dei marcatori era finito proprio Massimiliano Allegri, allora talentuoso numero 10 del Pescara. È la prima volta in sette campionati che la Juventus di Allegri subisce quattro gol; quanto al tecnico livornese, non perdeva una partita con 4 gol di scarto dalla stagione 2008-09, quando alla guida del Cagliari aveva perso 5-1 a Palermo e 6-2 a Udine. Quel che è ancora più clamoroso è che, nelle ultime 5 partite della sua storia in cui ha subito 5 gol, quattro volte la Juventus si è imbattuta nel Napoli: prima di venerdì sera, anche nella Supercoppa Italiana 1990 (5-1), nel campionato 1988-89 (3-5, a Torino) e nella Coppa Italia 1977-78 (5-0).

Un Angel alla mia tavola

L’unica fonte di luce nella buia serata juventina è stata Angel Di Maria, in gol a Napoli a soli 26 giorni dal suo ultimo gol ai Mondiali – nella finale Argentina-Francia, il 18 dicembre 2022. Di Maria ha migliorato di tre giorni il record stabilito di recente da Rafael Leao, che tra Portogallo-Svizzera (ottavi di finale di Qatar 2022) e Salernitana-Milan (4 gennaio 2023) ci aveva messo appena 29 giorni per switchare dal Mondiale alla Serie A.

Dove si Balla

Altro giro altra corsa: la Serie A 2022-2023 diventa il quindicesimo campionato di massima serie di Davide Ballardini, assunto in corsa dalla Cremonese al posto dell’esonerato Alvini. Il Balla può così ritoccare il suo incredibile record: 15 campionati di Serie A in carriera e mai nessuno disputato dalla prima all’ultima giornata. Nel dettaglio, il tecnico romagnolo è subentrato in corsa (come stavolta) per 8 volte su 15, è stato esonerato 4 volte su 15, è subentrato ed è stato esonerato per 2 volte e in una circostanza – l’incredibile Palermo 2015-2016 degli otto allenatori – è subentrato, è stato esonerato ed è tornato in sella per condurre la squadra alla salvezza. Il rendimento mortificante della Cremonese 2022-2023 autorizza altri due paragoni celebri, entrambi appartenenti al campionato 2003-2004. I grigiorossi non sono mai stati in vantaggio neanche per un minuto nel proprio stadio in tutto il girone d’andata: l’ultima squadra a esserci riuscita era stata la mitologica Ancona di Jardel, Dino Baggio, Hedman, Fabio Bilica e un’altra quarantina di giocatori. L’esonerato Alvini è invece andato a un passo dall’eguagliare il record di Serse Cosmi: un intero girone d’andata senza vittorie, con il Perugia 2003-2004. Sia l’Ancona che il Perugia, naturalmente, a fine stagione salutarono la categoria…

Tanta-lanta

Succede di tutto all’Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo, dove l’Atalanta di Gian Piero Gasperini diventa la prima squadra di Serie A del Ventunesimo Secolo a segnare 8 gol in una sola partita e la Salernitana di Davide Nicola, perciò, la prima squadra a subirli: non succedeva dal campionato 1995-96, quando l’Inter di Roy Hodgson aveva travolto con lo stesso punteggio il Padova di Mauro Sandreani. Quella volta, il portiere padovano Adriano Bonaiuti era stato sostituito decisamente frastornato all’intervallo, il che vuol dire che l’ultimo portiere di Serie A a subire otto gol nella stessa partita prima di Memo Ochoa era stato nientemeno che Francesco Toldo, numero 1 della Fiorentina travolta sempre 8-2 dalla Lazio di Zeman nel 1994-95. Scoppola senza eguali per il povero Ochoa (“ocho” in spagnolo vuol dire otto…), che al massimo in carriera si era fermato a -7, entrambe le volte nel 2016 con il Granada (7-1 contro l’Atletico Madrid il 15 ottobre 2016) e con il Messico (7-0 contro il Cile in Coppa America, il 19 giugno 2016). Una partita di Serie A con 10 gol totali mancava inoltre dal 7 maggio 2017, Lazio-Sampdoria 7-3. Facciamo un bel respiro, e ripartiamo.

Seven Eleven

Sì, perché c’è da celebrare la ventesima “manita” (e oltre) dell’Atalanta di Gasperini: da quando il Gasp allena la Dea, ovvero dalla stagione 2016-17, i nerazzurri hanno segnato almeno 5 gol in ben 20 partite di Serie A. Prima del suo avvento, dal 1940-41 al 2016-17, era successo appena 18 volte… In più l’Atalanta è diventata ieri la prima squadra nella storia della Serie A a mandare in gol sette giocatori diversi nella stessa partita (Boga, Lookman, Scalvini, Koopmeiners, Hojlund, Ederson e Zortea). Non vi sfugga che due di loro, Hojlund e Scalvini, sono due classe 2003 che devono ancora compiere vent’anni: per trovare un precedente non c’è bisogno di andare troppo indietro, essendo già successo l’anno scorso alla Roma di Mourinho, che raddrizzò la partita col Verona grazie ai gol dei teen-ager Bove e Volpato.

Beautiful Dea

Un altro record: sette marcatori di 6 Paesi diversi! Boga (Costa d’Avorio), Lookman (Nigeria), Koopmeiners (Olanda), Hojlund (Danimarca), Ederson (Brasile) e gli italiani Scalvini e Zortea. Record eguagliato: apparteneva all’Inter che il 21 novembre 1999 sconfisse 6-0 il Lecce grazie ai gol di Georgatos (Grecia), Zanetti (Argentina), Zamorano (Cile), Jugovic (Serbia), Ronaldo (Brasile) e Recoba (Uruguay). Peccato che sia mancato all’appello il colombiano Duvan Zapata, altrimenti sarebbe stato primato assoluto e molto difficilmente migliorabile. Infine, una domanda ai lettori: sapreste indicare casi precedenti in Serie A di due falli da rigore commessi dallo stesso difensore sullo stesso attaccante, come ha fatto Fazio con Hojlund?