Le Statistiche Inutili della sesta giornata di Serie A

by Giuseppe Pastore
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Poco di inutile e moltissimo di velenoso in una sesta giornata di campionato che passerà alla storia per il clamoroso abbaglio di Juventus-Salernitana, ma anche per altri arbitraggi sotto il limite della decenza come quello di Lecce-Monza. Ma questa non è la rubrica della moviola: qui si parla di Statistiche Inutili ed è perciò il caso di celebrare il primato solitario di Berlino, non nel senso del rapinatore della Casa di Carta bensì dell’omonima capitale tedesca che grazie all’Union torna in solitudine a comandare la Bundesliga dopo 13 anni. Non succedeva infatti dal 21 marzo 2009 e quella volta si trattava dell’Hertha, in un campionato poi vinto a sorpresa dal Wolfsburg.

Un altro Giroud

L’ultimo rigore sbagliato da Olivier Giroud risale ormai a dieci anni fa: Arsenal-Coventry 6-1 del 26 settembre 2012, terzo turno di Coppa di Lega, tentativo neutralizzato dal portiere Joe Murphy di cui abbiamo trovato una sfocata testimonianza in questo video ripreso dagli spalti e caricato su Youtube. In tutta la carriera, considerando anche quelli calciati dopo i supplementari, Giroud è a 28 rigori segnati su 30: per l’errore precedente bisogna tornare addirittura al 9 gennaio 2010, un Monaco-Tours di Coppa di Francia in cui il giovane Olivier si fece stregare da Ruffier. In 15 anni di carriera, 30 rigori sono decisamente pochi per uno specialista del genere, che può vantare una percentuale realizzativa del 93,3%: Giroud è uno dei migliori rigoristi al mondo?

I gialli del weekend

E adesso una domanda davvero difficile: riuscireste a ricordare altri casi di calciatori espulsi per due falli commessi in attacco, addirittura all’interno dell’area avversaria com’è capitato a Genova a Rafa Leao? Compilare una casistica è molto complicato: andando per tentativi abbiamo recuperato questo doppio giallo per simulazione a Juan Cuadrado in Fiorentina-Napoli del 31 ottobre 2013 che potete ripescare nel video qua sotto. Al 54′ la prima, ineccepibile, con il colombiano che finse di essere stato sgambettato da Federico Fernandez; la seconda al 91′ e qui con grave abbaglio dell’arbitro Calvarese, che non vide il netto sgambetto da rigore di Inler. Anche se Leao, con un’ammonizione per sbracciata e una seconda per gioco pericoloso, ha spostato molto più in alto l’asticella.

La striscia di Marko

Si è fermata a cinque gol consecutivi su cinque totali del Bologna la striscia da one-man-show di Marko Arnautovic, dal momento che il primo gol rossoblù alla Fiorentina è stato segnato da Musa Barrow (Arna si è ripreso lo scettro pochi minuti dopo siglando il 2-1, ma era ormai troppo tardi). Resiste dunque il doppio record degli unici due giocatori in grado di segnare tutti i primi sei gol di una squadra in un campionato: il sommo Gigi Riva con il Cagliari 1973-74 (le immagini qui sotto si riferiscono a una roboante doppietta di Rombo di Tuono in casa del Milan) e Igor Protti con il Bari 1995-96, unico caso di capocannoniere retrocesso a fine stagione nella storia della serie A. E allora forse per Arnautovic è stato meglio così…

Sunday Night Show

Le boccaccesche vicende dei minuti di recupero di Juventus-Salernitana hanno oscurato i 100 minuti precedenti, ricolmi di Statistiche Inutili da piluccare come ciliegie. Per esempio, al quarto tentativo sono arrivati i primi storici gol della Salernitana in casa della Juventus, dopo che le tre precedenti partite di serie A erano finite con un totale di 7-0 per i bianconeri. Il numero di squadre di serie A che non ha mai segnato in casa della Juventus scende perciò a quattro: Ternana, Spezia, Crotone e Carpi. Poi, la Juventus non si ritrovava sotto 0-2 in casa in serie A dalla celebre Juventus-Fiorentina del 4 dicembre 1994, finita poi 3-2 con la doppietta di Vialli e il capolavoro al volo di Alex Del Piero. Inoltre, acquistato poche ore dopo la cessione al Bayern di Matthijs De Ligt, Bremer si è tenuto paradossalmente in linea con il difensore olandese, procurando il suo primo rigore per fallo di mano alla sesta giornata: De Ligt ce ne aveva messe sette, contro l’Inter, il 6 ottobre 2019. Per fortuna, il brasiliano è stato più rapido anche nel trovare la porta avversaria, avviando così la parziale rimonta fino al 2-2.

Al servizio di Sua Maestà

La Premier League ha rispettosamente osservato un turno di riposo in segno di cordoglio per la morte della Regina, quindi si è ridotto notevolmente il numero dei calciatori inglesi oltre-Manica a poter segnare il primo gol in campionato sotto il nuovo sovrano. Il fortunato vincitore è stato Kevin Oghenetega Tamaraebi Bakumo-Abraham, per brevità chiamato Tammy, splendidamente pescato da Dybala nel secondo tempo di Empoli-Roma. Oltretutto Empoli-Roma era stata la prima partita in calendario anche dopo la tragica scomparsa di Lady Diana del 31 agosto 1997, ma quella volta era finita 1-3: calciando sulla traversa un rigore, Lorenzo Pellegrini ha evitato il ripetersi di una circostanza sicuramente troppo ingombrante.

Il gioco dei Gonzalez

Joan Gonzalez si è rivelato parecchio Speedy nel segnare il suo primo gol in serie A un centinaio di secondi dopo essere stato mandato in campo da Baroni all’intervallo di Lecce-Monza. Ma sapete quanti Gonzalez avevano sperimentato prima di lui la gioia di un gol in Italia? In tutto sei: il capocannoniere è Nicolas Gonzalez, attuale attaccante della Fiorentina a quota 7; seguono l’uruguayano Alvaro Gonzalez (quattro gol con la Lazio dal 2010 al 2014), il costaricano Giancarlo Gonzalez (tre gol con il Palermo dal 2014 al 2017) e l’argentino Mariano Gonzalez (4 gol con il Palermo dal 2004 al 2006). Un gol a testa per altri due argentini, Ezequiel Gonzalez (Fiorentina 2001-02) e Pablo Gonzalez (Siena 2011-12), il Puchi di Tandil, una leggenda a Novara anche per la sua esultanza ispirata al musicista argentino Indio Solari.