La Tartan Army: da ‘Bad Boys’ al premio Fair Play

by Redazione Cronache

Nonostante la sconfitta subita dalla Repubblica Ceca nella gara inaugurale, la prima apparizione della Scozia in una grande manifestazione calcistica dopo 23 anni è stata l’occasione per ammirare l’entusiasmo ed i colori della Tartan Army, tifoseria scozzese che deve il suo nome alla tipica fantasia a scacchi. Ma la loro nomea non è sempre stata rosea: negli anni ’70, erano dei veri e propri bad boys, temuti da tutti.

La vecchia Tartan Army

Atti vandalici, scontri, fischi a coprire le note di God Save the Queen. Questi i tipici comportamenti dei tifosi scozzesi che, fino agli anni ’80, non fecero che confermare la scomoda reputazione degli hooligans britannici, tifosi storicamente violenti e pericolosi. Nel 1977, al termine di un Inghilterra – Scozia terminato 2-1 per gli ospiti, i tifosi invasero il campo per festeggiare, radendo al suolo le porte e distruggendo tutto ciò che incontravano. Due anni più tardi, sempre a Wembley, furono arrestati 349 tifosi scozzesi (e altri 144 vennero espulsi dallo stadio) durante il British Home Championship, competizione annuale tra le quattro selezioni britanniche. Una tifoseria incontrollabile, pericolosa, e che metteva a repentaglio lo svolgimento di tutte le partite a cui assisteva. Da qui, la svolta.
Alex Fletcher, ministro dello sport scozzese, si scusa pubblicamente e fonda lo Scotland Travel Club, gruppo di tifosi a cui viene garantito, oltre al biglietto per le partite casalinghe della nazionale, il diritto di prelazione per le trasferte. Il tutto, nel rispetto di un codice di comportamento all’insegna dell’amicizia e dell’inclusione, che oggi rappresenta un vero e proprio marchio di fabbrica della nuova Tartan Army.

La nuova Tartan Army

Una vera e propria redenzione. Oggi, il tifo scozzese resta uno dei più caldi d’Europa, come dimostrato nella gara inaugurale dei Euro 2020 nonostante la sconfitta. Eppure, è anche una delle più ‘educate’ ed amichevoli. E queste caratteristiche sono state riconosciute e premiate anche dalle istituzioni sportive.
Dopo la bella figura alla Coppa del Mondo 1982, la Tartan Army viene nominata ‘best Supporters’ di Euro 1992, per poi ricevere un premio anche al Mondiale di Francia ’98, ultima apparizione della nazionale, prima di quest’anno, in un torneo di livello.
Eppure, i riconoscimenti non si fermano qui: dopo le qualificazioni al Mondiale 2002, il Comitato Olimpico Belga insignisce la tifoseria scozzese del Premio FairPlay, unendosi alle lodi più informali del Sindaco di Zagabria, arrivate al termine di una partita delle stesse qualificazioni al termine della quale la Tartan Army, nonostante la sconfitta, si unì ai festeggiamenti dei tifosi avversari nella capitale croata.
Una svolta comportamentale che ci ha regalato una delle tifoserie più calde e romantiche del calcio moderno, che sicuramente garantirà uno spettacolo degno di nota nelle restanti partite della rassegna continentale.