Thorsby ha nostalgia della Norvegia: «Mi sono portato un souvenir particolare»

by Redazione Cronache

È senza dubbio uno dei grandi personaggi della Serie A. Morten Thorsby, centrocampista della Sampdoria, si è raccontato al Secolo XIX tra campo e impegno ambientale.

PANDEMIA – «Quando penso che tutto è iniziato a febbraio mi pare impossibile. Sembra lontanissimo, è stato un anno molto più lungo, il tempo si è dilatato. Ricorderemo per sempre questi mesi. Ricorderemo però che abbiamo imparato in fretta a difenderci, a cambiare comportamenti».

NOSTALGIA – «Sì, ma sono riuscito a passare qualche giorno a casa a Natale, per noi calciatori non è scontato. È ho portato con me un pezzo di salmone vero».

ECOLOGIA  – «Se parliamo di ambiente, anche in questo campo bisogna cambiare tanto, adeguarsi. Io ho già iniziato a cambiare la mia vita, dovremo farlo tutti, prima o poi. Nei prossimi dieci anni dobbiamo ridurre le emissioni del 50%, sarà un grande cambiamento. Sosterrò le mie cause ma prima è importante lasciare alle spalle questa situazione. Quando sarà tutto di nuovo più normale ne riparlerò. Comunque l’idea è coinvolgere più persone possibile, tante persone hanno idee diverse e la forza delle proposte un po’ si perde. Penso di poter dare il mio contributo perché si uniscano le forze. Alcuni hanno già iniziato a comprare auto elettriche, Askildsen, Gaston Ramirez. I più giovani sono anche i più veloci a capire, è una cosa normale: per le persone non sono più giovanissime il cambiamento può essere un problema. O semplicemente ne hanno meno voglia».

SAMPDORIA – «È un anno un po’ strano. Magari vinciamo con le squadre top del campionato e poi perdiamo punti con quelle meno forti. Anche noi dobbiamo trovare un po’ il nostro equilibrio. Tutti hanno visto che la Sampdoria di questa stagione è più forte. Dobbiamo fare di più perché le nostre potenzialità sono più grandi».

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