«Gli steward mi hanno offerto da bere, ma devo solo ringraziare il mio capo a lavoro»

by Costantino Giannattasio
tifoso sudtirol

«La trasferta di Benevento non è stata improvvisata. Vado in trasferta ogni qualvolta posso, soprattutto nei weekend. Sapevo che nessuno del gruppo organizzato sarebbe partito, ma ero abbastanza sicuro che un signore che partecipa spesso alle trasferte ci sarebbe stato. E infatti era lì, in tribuna. Lo chiamiamo Al Bano, perché è identico al cantante. Oltre a lui c’era anche un altro tifoso nello stesso settore». Lo racconta Damian Gruber, l’unico tifoso del Südtirol presente nel settore ospiti nella trasferta di Benevento, che infatti è stato omaggiato dalla squadra a fine partita.

«In una stagione importante come questa, la tifoseria ci tiene tanto ad essere presente in trasferta. Stavolta è stato diverso, perché si trattava di un infrasettimanale. Non tutti riescono ad organizzarsi. Ho 25 anni, sono nato e cresciuto a Bolzano e nella vita faccio l’impiegato. Grazie a Dio ho un grandissimo capo che, conscio della mia sconfinata passione per il Südtirol, mi mi dà sempre i permessi per seguire la squadra in tutta Italia». Per fortuna è arrivata una vittoria per 2-0.

L’unico tifoso del Südtirol che ha seguito la squadra a Benevento

«Sono partito la mattina della partita. Da Bolzano sono andato in auto fino a Bergamo, dove ho preso un volo direzione Napoli. Arrivato in Campania, ho affittato una macchina con cui sono poi arrivato a Benevento. Ho dormito lì, poi ho svolto il percorso inverso» ci spiega Damian.

Non è la prima volta che partecipo a una trasferta così poco numerosa, anzi. In diverse occasioni, nel corso degli anni, mi sono ritrovato nel settore ospiti in 2: io e un mio amico. Al Vigorito ho ricevuto un’ottima accoglienza da parte di tutti, dalle forze dell’ordine agli steward, che mi hanno portato da bere. Quando sono venuti a salutarmi a fine partita, i giocatori non ci credevano che fossi andato a Benevento da solo. Ho chiesto una maglia, Masiello me l’ha lanciata».

«La cosa più bella in assoluto – conclude il tifoso del Südtirol – è stato l’omaggio della curva del Benevento. Hanno esposto uno striscione con su scritto ‘Amore a chi macina chilometri’, poi mi hanno dedicato un paio di cori. L’ho apprezzato davvero tanto. Immaginavo che in qualche modo la mia presenza nel settore ospiti non sarebbe passata inosservata, ma non credevo di generare così tanto clamore. Ho dovuto addirittura rifiutare un invito in tv. Non sono alla ricerca di notorietà, volevo solo godermi la trasferta».