Ivan Toney, storia del «miglior rigorista al mondo»

by Alessandro Lunari
Ivan Toney

Della partita tra Norwich e Brentford si è visto e detto molto. Del resto, era la prima volta in cui Christian Eriksen partiva titolare da quel maledetto giorno degli Europei in cui si è accasciato a terra. Ha fatto il giro di tutti i nostri cellulari la foto del suo abbraccio col terzino avversario, il 21enne Brandon Williams, che stava per reagire al suo placcaggio ma una volta capito di chi si trattasse ha sorriso e l’ha stretto a sé. Eppure c’è stato un altro protagonista nel successo per 3-1 del Brentford. Ivan Toney, attaccante inglese di 25 anni (classe 1996), secondo i suoi compagni e qualche portiere avversario «il miglior rigorista al mondo». Tra quelli in attività, ovviamente.

Tutti i numeri di Toney

Esagerati? Forse sì. È normale che una definizione del genere faccia discutere. Cosa significa essere il migliore a tirare un calcio di rigore? Come si può stabilire? È questione di tecnica, precisione… forza mentale, perché non tutti valgono e pesano allo stesso modo. Ognuno di noi avrà la sua tecnica di tiro e il suo rigore preferito.

Quel che è certo è che i numeri del ragazzo di Northampton sono impressionanti. Da quando è al Brentford ne ha segnati 16 su altrettanti tentativi, due soltanto nella ripresa contro il Norwich, a distanza di sei minuti, in una trasferta che potrebbe rivelarsi decisiva per la salvezza.

Contando anche il gol del primo tempo, “The Bees” sono tornati a festeggiare un bomber in grado di segnare una tripletta dai tempi di Bobby Reid nel 1937. Ottantacinque anni di attesa. Anche per lui era la prima volta in Premier. Guardando alle passate stagioni si arriva a 22 rigori mandati a segno su 23, un tasso di conversione del 95%. L’unica volta in cui ha sbagliato era l’ottobre del 2018 e il suo Peterborough perdeva 4-0 col Barnsley (altra squadra in cui ha giocato) in Ligue One, terza serie inglese.

Quel che affascina di più è la breve rincorsa e la sicurezza con cui calcia; sempre, e sottolineiamo sempre, in uno dei due angoli della porta. Mai al centro.

Che viaggio

Il Newcastle ci ha puntato nel 2015, acquistandolo dal Northampton e portandolo a esordire in Premier a 19 anni. Per farsi notare, però, è dovuto scendere fino in terza serie. Barnsley, Shrewsbury Town, Scunthorpe United, Wigan, finché con il Peterborough, arrivato in Championship, nella stagione 2019/20 non ha messo insieme 26 reti in 39 partite (in tutte le competizioni), convincendo il Brentford, un club molto attento ai numeri e alle statistiche, a spendere 5 milioni di sterline più alcuni bonus per averlo.

Un investimento azzeccato. Non solo con 31 gol e il titolo di capocannoniere Toney ha trascinato il club al ritorno in Premier dopo 74 anni, ma oggi vale sei volte tanto: circa 32 milioni.