TOP&FLOP – Promossi e bocciati di Juventus-Inter

by Redazione Cronache
lautaro martinez

C’è chi sale e c’è chi scende, almeno dopo questo JuventusInter, big match della 26° giornata andato in scena a porte chiuse.

Ecco i migliori e i peggiori dell’incontro.

Top

DYBALA – Forse nel pre-partita deve aver ascoltato Salmo, perché la Joya entra, spacca e segna, ma senza uscire. Succede tutto nel giro di neanche dieci minuti. Ai grandi giocatori basta così poco per graffiare la partita, e infatti lui è uno di quelli.

BENTANCUR – Deve sostituire Pjanic, per scelta tecnica. Sarri lo piazza lì davanti alla difesa a dirigere il traffico. Suo l’arcobaleno che da il là al 2-0. Netto cambio di passo per l’uruguaiano che, probabilmente, avrà fatto cambiare idea al tecnico toscano sul suo ruolo e i suoi compiti in campo.

BROZOVIC – Nel bene e nel male, la trama del gioco passa sempre da lui. Quando sei al centro della tempesta è difficile limitare i danni, ma Brozo ci riesce comunque.

CANDREVA – Va in tilt nei primi minuti, così come gli altri suoi compagni di squadra. Poi però è lui a dare il via alla riscossa nerazzurra con quel tiro al 21′. Conclude la prima frazione in crescendo, sempre nel vivo delle azioni. Sicuramente è tra quelli che sbagliano di meno.

Flop

LUKAKU e LAUTARO – Tutti si aspettavano un’altra partita da parte della coppia che ha fatto impazzire tifosi e difese. Invece la premiata ditta LuLa rimane impantanata tra Bonucci e De Ligt. Nessun guizzo, nessun fraseggio. La sosta ha arrugginito qualche ingranaggio. E forse, per Martinez, anche qualche voce di mercato di troppo.

DOUGLAS COSTA – In una serata così importante, fa il Flash, ma nel senso che dura giusto quel quarto d’ora iniziale. Poi la luce si spegne e Sarri lo toglie a inizio ripresa per far spazio a Dybala: altro segnale che questa non è proprio la sua stagione.

CRISTIANO RONALDO – Voleva timbrare per la dodicesima volta consecutiva, ma ha fatto cilecca proprio sul più bello. In un big match come questo, CR7 non è stato all’altezza: quando ti chiami così è normale che le aspettative siano alte.