Torino, conferenza Giampaolo: «Il Sassuolo si trova all’Università del calcio. Ai tifosi chiedo fiducia»

by Redazione Cronache
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Marco Giampaolo, allenatore del Torino, ha parlato così in conferenza stampa alla vigilia della trasferta del Mapei Stadium contro il Sassuolo.

AVVERSARI – «​Il Sassuolo oggi è una squadra molto forte, che ha consolidato un modo di giocare. È una squadra che si trova all’Università del calcio. Noi abbiamo cercato di preparare al meglio la partita. Il Sassuolo, come l’Atalanta, è una bellissima realtà. Il Toro domani dovrà avere un livello di attenzione altissimo».

SITUAZIONE – «Tutti i percossi di rivoluzione sono fatti di sacrificio e sofferenze. Il Torino è una squadra che lavora per inseguire un’idea di calcio, finora ci è riuscita a fasi alterne, deve riuscire a fotocopiare quella situazione per un minutaglie maggiore. L’unica fiducia che ho è l’applicazione dei calciatori e il lavoro quotidiano. Nessuno si arrende, lavoriamo per migliorare».

INIZIO DI CAMPIONATO – «Mi sarei aspettato di avere qualche punto in più, dobbiamo fare il mea culpa per la partita contro il Cagliari. Ho rivisto la gara e penso che nei 95 minuti non meritassimo la sconfitta. I punti trasmettono fiducia, creano entusiasmo».

TIFOSI – «La preoccupazione ci sta, perché in tre partite non abbiamo raccolto nulla. Bisogna avere fiducia, anche se capisco che la fiducia te la conquisti. Il tempo sarà il giudice. Ai tifosi dico che speriamo che le sofferenze di adesso possano trasformarsi in soddisfazione».

BELOTTI – «Se ho mai allenato un calciatore forte come Belotti? No, in quelle che sono le caratteristiche esprime lui è il più forte. Ho allenato attaccanti forti ma che avevano caratteristiche diverse».

DIFESA – «Nkoulou è affidabile come lo sono Bremer e Lyanco e come spero possa diventarlo Buongiorno. Poi hanno caratteristiche diverse e sfumature. C’è un gruppo di giocatori affidabili e utili alla causa».

TREQUARTI – «Verdi è un altro giocatore affidabile, deciderò domani se farlo giocare dall’inizio o no. Giocare dall’inizio non significa nulla: le opportunità sono sempre dietro l’angolo. Simone deve essere un giocatore affidabile, ultimamente l’ho visto meglio. Gojak deve inseriti meglio nella squadra, imparare la lingua. Ci sarà tempo per valutarlo».