Alla vigilia degli ottavi di finale contro il Genoa, Walter Mazzarri tecnico del Torino ha parlato in conferenza stampa: «Con tutti gli infortunati che abbiamo, sarebbe stato meglio giocare una volta a settimana. Solo una parte di rosa ha la condizione al top, il bollettino medico è abbastanza lungo. Siamo contati, dovrò essere bravo io tra domani e il Bologna domenica a tenere i giocatori come in ritiro perenne: dobbiamo arrivare a domenica con energie importanti. E’ l’unico problema che abbiamo».
L’ASSENZA DI VERDI PER SQUALIFICA – «A Roma abbiamo trovato un bell’equilibrio, non ci voleva questa squalifica. Mi avrebbe fatto comodo averlo anche per le rotazioni. Ma se tutti entreranno in campo come a Roma e dimostriamo di essere squadra, sostituendo due o tre interpreti non dovrebbe cambiare il nostro atteggiamento».
ZAZA-BELOTTI INSIEME – «Credetemi, è tutto in alto mare. Oggi è l’unico allenamento forte che faremo. Io come mister non devo guardare in faccia a nessuno. E poi devo tenere un minimo in considerazione la sfida contro il Bologna, che sarà complicatissima. Devo pensare alle due partite, non solo al Genoa».
NKOULOU – «faccio capire ai giocatori che sono tutti importanti, ma nell’asse portante ci sono tre giocatori imprescindibili. E sono Belotti-Nkoulou-Sirigu, poi magari possiamo metterci anche Rincon: se loro fanno bene, trasmettono fiducia a tutti gli altri. Nkoulou è tra questi, è importante perché dà sicurezza anche ai più giovani».
TURNOVER IN PORTA – «Ujkani è affidabile, è stato un grande acquisto. Ma vi dico che giocherà Sirigu: ho visto troppi alti e bassi, non vorrei dare un segnale negativo alla squadra. Voglio far capire a tutti che se farò dei cambi, non è perché domani è diverso dal campionato: non dobbiamo correre il rischio di sottovalutare l’impegno».
IAGO FALQUE – «Sta benissimo, oggi guardo la partitina e decido se portarlo in panchina. Il minutaggio sarà minimo, perciò dovrò valutare la sua situazione».
MERCATO – «Fino al 13 nessuno deve venire, siamo in emergenza e non voglio sentire parlare nessuno. Siamo stati sempre al completo, adesso abbiamo tre partite ravvicinate e siamo pochi. Dopo il 13, se qualcuno farà qualche ragionamento lo ascolterò».