di Andrea Sperti
Il Torino adesso è in crisi. La formazione di Moreno Longo non può più nascondersi e deve quanto prima trovare la chiave giusta per ripartire, senza pensare al passato, ma calandosi in un campionato diverso da quello vissuto negli ultimi anni. Nemmeno il cambio di allenatore, infatti, ha saputo dare la scossa che serviva ed ora è necessario lavorare sulla testa dei giocatori per non vanificare tutto il progetto consolidato negli anni di Serie A.
Numeri impietosi nel 2020
Il 2020 dei granata è da incubo, anche se le prime partite del nuovo anno contro Roma e Bologna avevano lasciato presagire un’annata completamente diversa. Dopo il successo sui felsinei, infatti, sembra quasi essersi spenta la luce, con sconfitte a ripetizione e batoste pesanti subite contro Atalanta e Lecce. Walter Mazzarri aveva costruito una squadra cinica, che sapeva difendere e ripartire, affidandosi alle qualità dei suoi uomini migliori. Tutte le certezze ottenute negli anni, però, sembrano essersi dissolte alle prime difficoltà incontrate in questa stagione.
Il Toro ora ha bisogno di punti per allontanarsi dalla zona rossa, non più così distante. La sconfitta di ieri sera contro il Napoli rappresenta un ulteriore campanello d’allarme, sebbene l’atteggiamento sia stato diverso rispetto alle ultime gare. Il prossimo mese sarà fondamentale per la formazione di Moreno Longo. Di sicuro va invertito questo trend negativo, che vede i granata perdenti nelle ultime sei gare di campionato.
Quelle contro Udinese, Parma e Cagliari saranno tre sfide cruciali per il torneo di Belotti e compagni. Alle spalle le altre hanno iniziato a correre, non si può rischiare di essere risucchiati in una lotta salvezza alla quale i granata non sono più abituati da tempo.