Torino, Longo: «Ho firmato fino al 30 giugno con l’unico obiettivo di fare bene»

by Redazione Cronache
Moreno Longo torino

Moreno Longo, allenatore del Torino, è stato ospite a Casa Sky Sport, parlando dei granata e delle possibilità di riprendere il campionato

SUBENTRANTE AL TORINO – «Per un allenatore avere la possibilità una squadra con le proprie idee è fondamentale, a volte capita di dover ereditare dei gruppi già costruiti: in quei casi, bisogna adattare e smussare le proprie idee al gruppo, poi con il tempo si potranno mettere delle nuove caselle. Non tutti possono costruire subito con le proprie idee, ma bisogna adattarsi e migliorare la squadra nel tempo».

TELECAMERE NEGLI SPOGLIATOI – «Purtroppo non venne presa bene da tutti perché per molti sono passato per un professore. Ma io non sono così, sono uno che vuole continuamente aggiornarsi e informarsi. Nelle case della gente c’è voglia e curiosità di vedere ciò che non si può vedere, io mi ero messo a disposizione. Aveva funzionato, aveva avuto grandissimi numeri di visualizzazioni».

CONDIZIONE FISICA E CONTATTO CON I GIOCATORI – «In questo momento siamo tutti sullo stesso livello, è tanti giorni che siamo a casa e lontani dai campi e la condizione atletica è pressoché identica. Spero che i miei giocatori si presentino bene quando si ripartirà, sarebbe un dettaglio importante. Cerchiamo di rimanere in contatto il più possibile, quotidianamente i ragazzi hanno contatti e con lo staff: hanno tabelle personalizzate, abbiamo evitato allenamenti di gruppo ma dobbiamo migliorare anche l’affiatamento di gruppo. Ogni giocatore ha spazi e attrezzi diversi, abbiamo ovviato per la situazione singola. Per quanto è possibile, cerchiamo di tenerli il più allenati possibile».

IDENTITÀ DI SQUADRA – «Ogni allenatore ci prova: l’anno scorso la squadra aveva fatto cose egregie, non si fanno 63 punti per caso e io ho trovato una squadra con una identità ben definita. C’è stato questo cambio in panchina perché le cose non andavano bene, ora devo essere io a mettere nella testa dei giocatori la mia identità. La squadra dovrà essere brava a recepirla, dobbiamo invertire la rotta».

BELOTTI – «Per un allenatore lavorare con Belotti è un lusso: è un gran calciatore e un grande uomo, tutti gli allenatori lo vorrebbero e mi ritengo fortunato ad averlo, con lui immaginiamo di poter riprendere questo campionato nel migliore dei modi».

FUTURO – «Ho firmato fino al 30 giugno con l’unico obiettivo di fare bene: resto di questa idea, vado avanti giornalmente per guadagnarmi la fiducia del presidente e della società. Dobbiamo tirare fuori il massimo per finire la stagione nel migliore dei modi».

TORO DI DOMANI – «Prima di partire dalle qualità tecniche, dobbiamo partire dalle qualità morali e io lo so bene perché ho fatto tutta la trafila con questa maglia, tra giovanili e prima squadra. La base deve essere valori, senso di appartenenza e dna, che è unico. Sopra a questo base, si può appoggiare ogni tipo di progetto tecnico-tattico».

MILLICO – «È un giocatore straordinario, è un grande prospetto ma deve migliorare sulla disponibilità senza palla».

RITORNO IN CAMPO – «Oggi parlare di un’ipotetica ripresa è difficile, le condizioni del paese sono drammatiche: lo trovo azzardato pensare di tornare in campo».