Tutti i segreti del Venezia di Zanetti

by Redazione Cronache
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di Andrea Sperti 

Prendete un allenatore giovane, mescolatelo con una proprietà ambiziosa ed una piazza prestigiosa e condite il tutto con un gruppo di giocatori vogliosi di arrivare in alto. Ecco, da questo mix viene fuori senza dubbio il Venezia di Paolo Zanetti, una formazione partita per salvarsi ed ora vicina a conquistare la finale play off, dopo aver battuto nella semifinale d’andata 1 a 0 il Lecce di Corini.

Il gruppo e la stella

La squadra arancioneroverde ha giocato un campionato intero ad alta intensità, vivendo rari momenti di blackout che non le hanno permesso di lottare fino alla fine per raggiungere i primi due posti in classifica. Nella stagione regolare il Venezia si è classificato al quinto posto ed ai quarti di finale ha eliminato nei tempi supplementari il Chievo. La formazione di Zanetti propone un calcio offensivo, un 4-3-1-2 con i tre uomini d’attacco molto mobili, che non lasciano punti di riferimento agli avversari. I due esterni di difesa macinano chilometri per tutta la durata delle partite e poi ci pensa Forte a trasformare in gol le giocate offensive dei lagunari, supportate da tanti calciatori di qualità, come Johnsen, Di Mariano e Aramu.

In attacco le alternative all’ex centravanti della Juve Stabia sono due, ossia Esposito, giovane promettente prodotto della Primavera dell’Inter, e Bocalon, calciatore e tifoso della squadra veneziana. La vera stella della formazione, però, è rappresentata da Youssef Maleh, un centrocampista tuttofare italiano ma di origine marocchine. La mezzala classe ’98 nella prossima stagione saluterà il Venezia, al di là della categoria nella quale militeranno i veneti. Il suo cartellino, infatti, è stato prelevato dalla Fiorentina, che ha battuto la concorrenza di molti altri club italiani, anticipando tutti sul tempo. Il centrocampista alterna qualità e quantità ed è in grado di svolgere entrambe le fasi con la stessa intensità. Certo, la Serie A è un campionato più difficile di quello cadetto, ma Maleh sembra avere la personalità giusta per imporsi anche nel massimo campionato italiano.  Il ragazzo nato a Castel San Pietro Terme ha partecipato all’ultima edizione del format di DAZN Growing Together e qui ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni, che ci permettono di capire le sue ambizioni per il futuro:

«Ho iniziato dal basso, sono uscito dal Cesena per poi fare un percorso di due anni con il Ravenna, dunque ho sudato molto per arrivare a questo punto. La Serie C è un campionato molto fisico e duro, non facile come può sembrare da fuori.  Avere dei buoni maestri è importante, nel mio percorso non ne ho avuti tanti dai quali apprendere, però imparo dai calciatori di maggiore esperienza con i quali ho avuto la fortuna di giocare, come ad esempio Molinaro, Bocalon e il capitano Modolo. Cosa vedo nel mio futuro? La crescita, posso migliorare ancora tanto e cerco di farlo giorno dopo giorno grazie al lavoro. Gioco qui da due anni, questa città è tra le più belle al mondo e trasmette tanta serenità e bellezza in noi calciatori. Andare allo stadio in vaporetto è una cosa molto particolare, però successivamente diventa normalità. Mister Dionisi? Con lui ho avuto e continuo ad avere un grande rapporto, così come con il suo staff. Sono cresciuto tantissimo anche dal punto di vista offensivo, ringrazio anche mister Zanetti, perché questo è l’anno della consacrazione in Serie B, ci sta trasmettendo quello che lui è stato da giocatore, ovvero voglia di vincere e non mollare mai, perché bisogna crederci sempre. È una persona che ci dice quello che pensa e grazie a questo stiamo crescendo tantissimo, tutti. Ho origini marocchine, i miei genitori sono entrambi del Marocco. Io sono nato qui ma ho tanti dei loro valori. Mi sento italiano, quest’estate mi ha chiamato Nicolato per un incontro e chiedermi se fossi convinto, non ebbi dubbi nel dire che sarei stato orgoglioso di vestire la maglia della Nazionale, è stata un’emozione unica. Il mio obiettivo? Raggiungere la Serie A con il Venezia».

La guida per il presente

Il tecnico Paolo Zanetti è un martello costante, ma i suoi ragazzi lo seguono alla perfezione ed insieme a loro sta provando a compiere un’impresa storica. Il Venezia manca dalla Serie A dalla stagione 2001/2002 e nella sua storia ha raggiunto solo una volta il terzo posto in classifica, vincendo anche una Coppa Italia. I lagunari, però, questa volta ci credono e possono contare su una società seria, pronta ad investire per migliorarsi sempre di più, ed un progetto lungimirante. In caso di mancata promozione Zanetti potrebbe salutare ed andare via anche perché nelle ultime settimane si è parlato di un forte interessamento dell’Udinese, che potrebbe decidere di affidargli la panchina nella prossima stagione. Anche la Sampdoria pare abbia effettuato un sondaggio, ma adesso l’ex centrocampista del Torino è concentrato solo sugli spareggi promozione. Giovedì la formazione arancioneroverde sfiderà il Lecce al Via Del Mare e per passare il turno non dovrà perdere contro i salentini. Ieri, Modolo e compagni hanno giocato una grande partita, non lasciando fiato agli avversari ed anzi creando tante palle gol. Nella sfida di ritorno, quindi, l’approccio dovrà essere lo stesso, anche perché i salentini non sembrano nelle migliori condizioni psicofisiche ma hanno comunque giocatori importanti e di esperienza per la categoria.

Il Venezia vuole proseguire la sua scalata verso l’olimpo del calcio italiano e farà di tutto per riuscire a realizzare il sogno promozione già in questa stagione, proprio in quella che sembra l’annata giusta per ritornare nel grande calcio.