Udinese, Gotti: «Sogno la Champions, Lasagna da nazionale»

by Redazione Cronache
Luca Gotti

Dopo la vittoria casalinga nella partita delle 12:30, il tecnico dell’Udinese Luca Gotti parla della suoi meriti e dei giocatori, affermando che lui si sente un secondo allenatore:

SU DE PAUL – «Credo sia pronto per una big, poi bisogna vedere in che vesti andrebbe in una grande. Ha caratteristiche che lo facevano apprezzare di più vicino alla porta. In italia si era visto quel De Paul mentre con l’Argentina ha giocato spesso da centrocampista. Se dovesse riuscire a mettere insieme queste qualità sarebbe perfetto a qualsiasi livello».

SUL SUO RUOLO DA ALLENATORE – «Ci sono diversi motivi che mi spingono a farmi sentire un allenatore in seconda . Il primo è legato al fatto deontologico che un collaboratore non è bello che subentri al primo allenatore. Sono subentrato perché il periodo era delicato e non c’era il tempo, in quella settimana, di cambiare tecnico. Se una persona decide di fare il vice va avanti per quella strada. Quando l’Udinese prenderà un altro al mio posto se lo conoscerò bene potrò continuare a collaborare, altrimenti la mia presenza potrebbe essere troppo ingombrante».

SUL MERCATO – «L’Udinese non è una società famosa per stravolgimenti a gennaio, non so cosa deciderà il club. Noi allenatori non abbiamo tabelle legate alla classifica ma la storia ci deve insegnare. In questo campionato la quota salvezza potrebbe essere più bassa, non ci sono squadre materasso che lasciano punti a tutti».

SULLA TATTICA – «Dipende molto dai giocatori che si ha a disposizione, se una squadra deve salvarsi ragiona in maniera diversa rispetto a chi sta in alto in classifica. Ci sono molti portieri, e cito per esempio quello del Borussia Moenchengladbach, che agiscono da calciatori di movimento e hanno statisticamente più passaggi tentati di difensori, centrocampisti e attaccanti».

SUGLI OBIETTIVI DA ALLENATORE – «Difficile dirlo. Il sogno sarebbe quello di giocare la Champions League con qualche possibilità di vincerla. L’anno scorso ho avuto la fortuna di lavorare con Sarri al Chelsea e il percorso si è concluso con la vittoria dell’Europa League”.

SU LASAGNA-
«Può avere chanches di giocare l’europeo. E’ un giocatore velocissimo che ha forza e punta gli spazi. Ha doti che ancora non riesce a sfruttare al meglio. Deve essere tenuto in considerazione».

SU SARRI – «Se mi richiamasse lo abbraccerei, così come farò mercoledì sera in Coppa Italia. Non so cosa dire, sicuramente ci penserei».

SULLA COPPA ITALIA – «Il sistema con cui è costruita la competizione è molto penalizzante per le più piccole. In Inghilterra è tutto diverso, il sorteggio è sempre integrale e i big match possono esserci da subito. Adesso per l’Udinese è difficilissimo, visto che dopo la Juve potrebbe dover sfidare un’altra squadra fortissima come la Roma».