Il Viareggio è rinato nel segno di Lippi e del Beach soccer

by Matteo Lignelli
Viareggio Calcio

C’è una squadra dalla storia particolare che domenica 27 marzo ha vinto il proprio campionato ed è stata promossa in Prima categoria con sette turni di anticipo. Una squadra che nel 2019 era scomparsa in modo grottesco dopo la retrocessione dall’Eccellenza, proprio nell’anno del suo centenario e con gli strascichi legali di un presunto giro di partite truccate. Nonostante gli oltre 20 anni passati tra B e C alle spalle. Una gloria comunque lontana. Finché nell’estate del 2020, il Viareggio Calcio non è rinato grazie all’accordo tra il Viareggio 86, che giocava in seconda categoria, e il Marco Polo sports center, impianto polisportivo di 30mila metri quadrati a nemmeno un chilometro dal mare che ha tra i suoi soci la famiglia Lippi, a partire dal c.t. campione del mondo del 2006, Marcello.

I numeri da record

L’ambizione dell’attuale Viareggio Calcio è di arrivare almeno in Serie D, anche se non manca qualche ottimista che sogna addirittura il ritorno tra i professionisti. Per farlo nel minor tempo possibile e per tener fede alle promesse fatte a una tifoseria che aveva sofferto fin troppo è stata messa insieme una squadra parecchio più forte delle altre. Ventidue vittorie su 23 partite in questa stagione, di cui 17 in campionato, che sommate alle quattro gare della scorsa annata, prima dell’interruzione per il Covid, fanno 26 su 27.

L’ultima, quella a Fivizzano (in Lunigiana) di domenica, per 2-0. In gol anche Samuele Chicchiarelli. Attaccante classe 1997, è cresciuto nelle giovanili del Genoa, fino alla Primavera, per poi andare al Venezia, allenato sia da Juric che da Pippo Inzaghi anche se ormai viareggino d’adozione. Non è un dettaglio. «Il Viareggio deve essere formato da giocatori del posto, bisogna costruirceli in casa» ripete sempre Marcello Lippi, ed è l’obiettivo dell’Academy del suo centro sportivo.

Il Viareggio Calcio, nato sulla sabbia

Nella città versiliese l’ex allenatore della Nazionale ci è nato e ci vive quando non è in viaggio. A volte va a vedere le partite della squadra locale e a inizio stagione l’ha motivata con uno dei suoi discorsi. Oggi, vista la categoria, è formata da gente del posto, ma soprattutto è un tutt’uno con l’altra eccellenza sportiva cittadina: la formazione di Beach soccer. Il capitano Andrea Carpita, per esempio, ha 34 anni e nel 2016 era nel gruppo che ha vinto il Triplete sulla sabbia con scudetto, Coppa Italia e Champions League (che in realtà si chiama Eurowinners Cup). Suo il rigore decisivo nella finale vinta contro gli ucraini dell’Art Music. Lui e Simone Marinai sono anche stati vice-campioni mondiali di Beach soccer con la Nazionale (2019) e hanno vinto l’Europeo del 2018.

L’allenatore, “Mister Folletto”

Anche la storia del tecnico dell’attuale Viareggio, Stefano Santini, è particolare. Aveva talento, però un infortunio gli ha impedito di sfondare. Fino a 18 anni è rimasto nel vivaio della Fiorentina, poi è andato per un breve periodo al Sunderland infine è rientrato con la maglia del Marsala dove, nel 1998, ha conosciuto Patrice Evra. Viareggino, è stato lui a fondare la squadra di Beach soccer locale ed era l’allenatore, esattamente come lo è oggi in Seconda categoria, del famoso Triplete del 2016. Ma piuttosto che passare per una sorta di “Mourinho della sabbia” lo chiamavano “Mister Folletto”. Nel 2015, infatti, è diventato il venditore numero uno in Italia del famoso aspirapolvere, con tanto di calco del pollice esposto nella “Wall of Fame” della sede milanese dell’azienda. Ne ha venduti 1.397 in un anno, quasi quattro al giorno se avesse lavorato senza neanche un’ora di ferie. Ovviamente non è così, anche perché ci sono il (Viareggio) Calcio e la famiglia.