Ward-Prowse, l’avvocato mancato che calcia «le migliori punizioni al mondo»

by Redazione Cronache
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«Se metto la palla dove voglio, nessun portiere riuscirà a pararla», diceva una volta James Ward-Prowse. È un ragionamento che non fa una piega. È più difficile semmai metterlo in pratica, com’è accaduto invece sabato pomeriggio a Goodison Park, in un drammatico scontro diretto con vista sulla retrocessione. Il Southampton è a casa dell’Everton. Segna l’ex Lille Onana, poi si prende la scena James Ward-Prowse. Colpisce un palo, si inserisce in area di Pickford e segna il pari, infine chiude la partita con la specialità della casa: il calcio di punizione. Il suo 16° vincente in Premier League. Meglio di lui solo David Beckham (18), staccati tra gli altri Henry e Gianfranco Zola (12). «Beckham è il mio idolo, volevo le sue scarpe, volevo avere il suo numero di maglia, ho copiato i suoi tagli di capelli e quindi pure il modo in cui calcia le punizioni», ha raccontato Ward-Prowse al Guardian. Semplice. Via all’allenamento, circa 10/12 calci di punizione una volta a settimana. Come per i rovesci lungolinea di Roger Federer, è la ripetizione di un gesto a fare la differenza. «Non c’è nessuno al mondo che calcia le punizioni come lui», ha pure detto Pep Guardiola…

 

Ward-Prowse, avvocatura e calcio

Il nome è lungo. Si chiama James Michael Edward Ward-Prowse ed è nato il 1° novembre 1994 a Portsmouth, sulla costa meridionale del Regno Unito, già sede della marina inglese e dal 2005 di una torre stupenda, la Spinnaker, alta 170 metri e che di notte s’illumina di blu. Su James Ward-Prowse in realtà non ci sono storie di mercato da raccontare. Finora, in carriera ha giocato solo e sempre per una squadra, il Southampton. In famiglia si tifa Portsmouth, suo padre fa l’avvocato. Troppe scartoffie, che noia: James lo accompagna in tribunale e decide che quel mestiere non avrebbe fatto per lui, nonostante gli ottimi voti a scuola. E infatti Ward-Prowse ha 8 anni quando entra nell’academy e non lascia più i biancorossi. In compenso, cresce in fretta. Gioca sempre coi più grandi: a 14 anni nell’U16, a 16 anni nell’U18. Quindi, quando Ward-Prowse ha 18 anni, gioca con l’U21 dell’Inghilterra ed è già aggregato alla prima squadra del Southampton. «Sono così orgoglioso di essere il ragazzo dell’academy che ce l’ha fatta», ha raccontato sempre al Guardian.

 

Punizioni, percentuali e Pellé

James Ward-Prowse è un’icona del Southampton. Ha giocato finora 187 partite coi Saints, più gol (51) che assist (50). Sedici punizioni trasformate su 101 calciate: dal 2012/13, cioè la sua prima stagione in Premier League, il centrocampista inglese ne ha realizzate il 14,4%. Meglio di Pirlo e Dybala (circa il 13%), meglio di Pjanić (circa il 12%), meglio di altri specialisti come Kolarov, Leo Messi e Çalhanoğlu. La storia di Ward-Prowse è la storia recente del Southampton: l’esordio a 16 anni in Coppa di Lega contro il Crystal Palace a ottobre 2011, il primo contratto a maggio 2012 assieme a Luke Shaw. Esordisce col tecnico Nigel Adkins, in squadra con l’ex bolognese Gastón Ramírez e Yoshida appena arrivato dall’Olanda. L’anno dopo ecco Daniel Osvaldo dalla Roma, Wanyama e Lovren. In tutto, undici stagioni. Tanti compagni: Sadio Mané, Tadić e Graziano Pellé, pure Ryan Bertrand, l’unico giocatore campione d’Europa al suo esordio in Champions League.

Koeman, Inter, Gabbiadini

C’é Ward-Prowse quando il Southampton finisce settimo in Premier 2014/15 e si qualifica in Europa League. Senza Pochettino, con Koeman, va ancora meglio: sesto posto in primavera 2016 pure con l’eliminazione dai playoff d’EL per mano del Midtjylland. E ancora Claude Puel, un folle girone d’Europa League con Sparta Praga, Hapoel Be’er Sheva, che passano alle spese dei Saints e dell’Inter (ultima!), quindi la lotta per non retrocedere nel 2018 con Mauricio Pellegrino. Ancora, la gestione Hasenhüttl e i 25 gol di Danny Ings nel 2020, quindi recenti stagioni di metà classifica. Nonostante il Liverpool – che acquista Lallana e Lovren nel 2014, Clyne nel 2015, Mané nel 2016 e van Dijk nel 2018, per un totale di quasi 200 milioni – e lo United, che in un anno prende Luke Shaw e Schneiderlin per più di 70. Passano in tanti, a Southampton: Elyounoussi e Gabbiadini, Guido Carrillo e di recente il croato Mislav Oršić. Non James Ward-Prowse: lui è sempre rimasto qui a calciare punizioni: «Nei rigori è un 50 e 50, su punizione ho più chances». Se lo dice lui…