Cagliari, Godin: «Addio all’Inter? Una decisione di Conte. Senza di me, Simeone avrebbe lasciato l’Atleti»

by Redazione Cronache
Cagliari

Il difensore del Cagliari Diego Godin si è concesso in una lunga intervista ai microfoni di AS. Queste le sue parole:

LOTTA PER NON RETROCEDERE – «Già al Cerro in Uruguay avevo vissuto situazioni simili. Dopo tanti anni in Europa a lottare per vincere titoli è più difficile. Sono venuto al Cagliari per dare una mano, l’idea era aiutare la squadra a lottare per l’Europa League, fare un passo avanti: era nelle intenzioni del presidente. Siamo entrati in questa situazione che genera un po’ di ansia, un po’ di nervosismo. Sono uno dei veterani e sento il peso della responsabilità».

GIOVANNI SIMEONE – «Gio è un grandissimo ragazzo, un pezzo di pane. Ha una grande attitudine, si allena bene, è sempre positivo, cerca di migliorarsi, parla con lo staff. E ha grande forza fisica. cosa che lo rende più pericoloso in area di rigore. Ha tutte le qualità per provare un altro campionato come quello spagnolo, o la Premier».

INTER – «Pensavo che avrei giocato nel mezzo della difesa, che è dove ero abituato a stare, facendo coperture e guidando la linea. Ho dovuto fare un grande sforzo per cambiare la mia mentalità e il mio fisico, uno sforzo tremendo a 33-34 anni. L’ho fatto e ho finito facendo buone cose. Mi arrivano messaggi di affetto dai tifosi dell’Inter e questo non può essere un caso. Guadagnarsi questo tipo di rispetto non è stato semplice. Non sono rimasto per scelta dell’allenatore (Conte, ndr)».

ATLETICO – «Non arrivammo ad un accordo per il rinnovo. Dopo 9 anni si era concluso il ciclo. Ma non ho brutte parole per l’Atletico. Ho solo buoni ricordi di tutto e tutti. In quel momento piansi perché è difficile andartene da casa tua, dal posto che ami».

RAPPORTO COL CHOLO – «Era l’estate del 2015. C’era il Manchester City che avrebbe pagato più della mia clausola. Io stavo negoziando con l’Atletico e il City spingeva, il Cholo lo scoprì dal Giappone mentre io ero rimasto a Madrid. Tutti si unirono, da Gabi a Raul Garcia e Tiago. Il Cholo disse: “Se se ne va Godin, me ne vado io”. Qualche giorno dopo stavo già rinnovando. Questo dimostra il gruppo che c’era».

FUTURO – «Non so se mi restano 2, 3 o 4 anni di carriera. Guardo stagione dopo stagione. Ora voglio aiutare il Cagliari a salvarsi. Sono qua per una scelta familiare. Un po’ più a medio termine voglio giocare la Copa America, vincerla e portare l’Uruguay al Mondiale, giocandolo per la quarta volta. Dopo il ritiro? Quando accadrà ci penseremo».