I retroscena di Padelli: «Avevo la febbre. Quando ho visto Samir…»

by Redazione Cronache

Daniele Padelli è stato il portiere titolare nella vittoria dell’Inter contro l’Udinese. Una scelta obbligata per Antonio Conte, dato l’infortunio al quinto metacarpo della mano sinistra occorso a Samir Handanovic. Al termine della gara, Padelli ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky Sport.

SCENDERE IN CAMPO – «Prima di tutto ho pensato di dover guarire perché oggi pomeriggio avevo la febbre. Avevamo anche Berni squalificato e ci sarebbe stato Filip Stankovic. Era una cosa passeggera. Ma chiaro che erano 1200 giorni che non giocavo quindi per me era difficile, c’era anche tanta emozione nel vestire la maglia dell’Inter che è la mia squadra da sempre. Mi godo questo momento e poi vediamo in settimana».

SCELTA – «Quando Samir ha preso la botta ho pensato fosse una cosa da nulla. Poi ho visto che non si è allenato e ho cominciato a pensare di poter giocare. Sono contento perché ho dimostrato a me stesso di essermi sempre allenato bene e seriamente. Il mio è un ruolo particolare dietro a Samir che per me è il migliore in Europa in questo momento. Sono contento perché mi sono fatto trovare pronto».

FARSI TROVARE PRONTO – «Era complicato farsi trovare pronto per una serie di cose. Perché Samir non molla mai e gioca sempre dimostrando di essere il più forte. Stare dietro di lui mi ha aiutato a crescere tanto. Ma poi è sul campo che si vedono questi miglioramento e penso che oggi ho disputato una buona partita. Niente di particolare ma spero di aver disputato una buona partita».