Messi, Xavi e de Jong: cosa dicono i compagni di Arthur

by Redazione Cronache
arthur

di Gabriele Codeglia

Nell’estate del 2018, precisamente il 9 luglio, praticamente due anni fa, il Barcellona completa l’acquisto di Arthur Henrique Ramos de Oliveira Melo.

In Catalogna non hanno dubbi: sarà lui l’erede di Xavi. Il presidente Bartomeu sborsa ben 30 milioni di euro più 9 di bonus per il ventiduenne del Grêmio.

Il paragone con la leggenda del Barça è davvero pesante, ma, fin da subito, arriva il benestare di Leo Messi (uno a caso) che esprime il suo apprezzamento nei confronti del centrocampista brasiliano ai microfoni di Marca.

«Sono giocatori molto simili. Anche a lui piace giocare corto e non la perde. Arthur ha lo stesso stile che abbiamo al Barcellona. Qui piacciono i giocatori che sono bravi con il pallone tra i piedi e siamo da sempre abituati a fare possesso».

Un anno più tardi, il Barcellona puntella la mediana con un altro diamante: Frankie De Jong. L’ex Ajax, nel post partita della finale di Nations League del 2019, poco prima di iniziare il ritiro con i catalani, rilascia le seguenti dichiarazioni (a Esporte Interativo) sul suo futuro compagno di reparto.

«Arthur è un giocatore fantastico e non vedo l’ora di giocarci assieme. Ha veramente una grande abilità nel controllo di palla, tecnicamente è pazzesco e credo sia davvero difficile strappargli il pallone dai piedi».

Xavi – 30 ottobre 2018

Facendo un passo indietro però, addirittura al 30 ottobre 2018, arriviamo a quella che è a tutti gli effetti la ‘benedizione’ di Xavi Hernandez.

«L’ex numero sei del Barcellona spende parole al miele per Arthur, intervenendo così a Catalunya Radio.

Mi rivedo in lui. Arthur è un pensatore, di quelli che in campo ragionano velocemente. Ha un talento naturale e, come la maggior parte dei ragazzi che hanno ricevuto questo dono, ha ancora margini di miglioramento enormi. Con l’allenamento potrà arrivare davvero lontano. Arthur è già maturo, ma ha ancora un grande potenziale inespresso.

La sua priorità durante le partite, è quella di non perdere mai il pallone. Sa districarsi e uscire da situazioni tattiche complicate con molta facilità e ha già una bella personalità.

Tra una ventina di partite, al massimo, avremo già visto quello di cui è capace. Possiede anche un gran tiro e il suo contributo alla squadra crescerà enormemente non appena avrà trovato la fiducia necessaria.

Acquistare Arthur è stato un gran colpo per il club: lui ha il ‘DNA Barça’. Negli anni, la società ha fallito con alcuni giocatori, ritenendoli all’altezza, che poi però si sono rivelati non da Barcellona. Fortunatamente con Arthur non sarà così. Un altro giocatore che mi viene in mente e che potrebbe giocare tranquillamente al Camp Nou è Verratti».