Bologna, Mihajlovic: «Ora ho più pazienza. Giochiamo allo stesso modo con tutti»

by Redazione Cronache
mihajlovic

Ecco le parole di Sinisa Mihajlovic al termine della sfida tra Bologna e Juventus, vinta per 0-2 dai bianconeri. Il tecnico dei rossoblu si è soffermato ai microfoni di SkySport.

PRESTAZIONE – «Purtroppo abbiamo perso, ma credo sia stata una partita equilibrata. Sapevamo di avere davanti una Juventus arrabbiata: era quasi impossibile che sbagliassero la terza partita consecutiva. Noi non siamo stati in grado di essere pericolosi, è stato tutto più difficile dopo lo 0-1, subito proprio nel momento in cui stavamo riuscendo a mettere la testa fuori».

RIGORE – «Ci poteva stare. Peccato aver dovuto aspettare di affrontare la Juventus per avere un arbitro serio come Rocchi. Magari ci avesse arbitrato prima. Secondo me è stata una bella prestazione anche per lui».

ATTEGGIAMENTO – «So che con questa mentalità, ho più possibilità di perdere che di vincere, con certe squadre. Perché prima o poi il gol lo prendi con la Juventus come con altre big. Però so anche che con le squadre del nostro livello, giocando così, ci passo sopra. Non mi piace star dietro ad aspettare: non è nella mia natura».

CAMBI – «Abbiamo segnato solo due volte con i subentrati in questa stagione: con Skov Olsen a Napoli e Barrow a Ferrara. L’occasione dei cinque cambi deve essere di stimolo per tutti. Chi entra sa che deve dare il proprio contributo anche per farci capire qualcosa in più in vista della prossima stagione: dobbiamo ancora fare delle scelte».

TESTA – «Devi essere più forte della paura e superarla. Sennò ti schiaccia e ti butta giù. Penso che il mio modo di affrontare le difficoltà nella vita mi abbia aiutato. La mia guarigione è merito dei dottori, ma di sicuro la mia testa e il mio fisico mi hanno aiutato tanto: a me viene naturale reagire così. Con questa malattia ho imparato ad avere più pazienza, mi godo di più la vita, cose di cui prima non mi accorgevo nemmeno, ora hanno più spazio. Diventi più riflessivo. Vivo tutto al massimo, nella rabbia e nella felicità».