Da Weah a Pelé: i 7 calciatori divenuti politici di successo

by Redazione Cronache

di Luca Anastasio

Calcio e politica sono due impegni incompatibili, specialmente se vissuti contemporaneamente. Ma la storia ci insegna che, una volta appesi gli scarpini al chiodo, tanti calciatori sono entrati proprio nel mondo della politica, alcuni di questi con grande successo. Chi sono quindi i 7 calciatori diventati politici di grande successo?

George Weah

Il vincitore del Pallone d’Oro 1995, oltre ad essere stato uno degli attaccanti più forti della storia, ha avuto un successo incredibile anche in politica, divenendo Presidente della Liberia. Il 29 gennaio 2018, nel suo primo messaggio annuale al Parlamento, Weah ha annunciato di aver ridotto il proprio stipendio del 25% con effetto immediato. Inoltre, nello stesso discorso, ha annunciato che avrebbe chiesto modifiche costituzionali per consentire alle persone di origine non nera di essere cittadini e permettere agli stranieri di possedere terreni, definendo la situazione attuale “razzista e inappropriata” (Wikipedia). Forse, tra i calciatori divenuti politici, è quello che ha avuto più successo.

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Kakhaber Kaladze

Un altro esempio di ‘uno che ce l’ha fatta‘ è quello di Kakha Kaladze: dopo essersi ritirato nel 2012 (con quasi 200 presenze nel Milan, ndr), ha intrapreso la carriera politica, candidandosi, e venendo eletto, come deputato. Non fa in tempo a sedersi in Parlamento che viene nominato Ministro dell’Energia e delle Risorse Naturali. Dopo 5 anni da ministro, si dimette per candidarsi alla carica di sindaco di Tbilisi, la capitale goergiana, della quale è riuscito a diventare primo cittadino con oltre il 51% dei consensi.

Giovanni Galli

L’ex portiere, tra le altre, di Fiorentina e Milan, è stato protagonista di un ballottaggio con l’ex Premier Matteo Renzi: nel 2009, infatti, viene candidato dal centrodestra come sindaco di Firenze. Alla prima votazione ottiene il 32% dei voti contro il 47,5% di Renzi; al ballottaggio del 22 giugno risulta sconfitto con il 40% dei voti (contro il 60% di Renzi, ndr).

Nel 2014 è candidato alle Elezioni europee con Forza Italia, ma con poco più di 10.500 voti non è stato eletto. L’anno scorso, in occasioni delle elezioni regionali in Toscana, si è presentato come capolista della Lega nella Circoscrizione Firenze, non venendo eletto neanche qui.

Hakan Şükür

Sukur è stato per anni la stella del Galatasaray con piccole parentesi italiane vissute al Torino prima, all’Inter e al Parma successivamente. Nel 2011 è eletto come deputato nel Parlamento turco ma, nel 2015, in seguito all’apertura di un procedimento a suo carico per “insulti” a Erdoğan, è costretto a fuggire negli Stati Uniti. L’anno successivo viene emesso un ordine di arresto nei suoi confronti, in quanto ritenuto vicino al gruppo terroristico che aveva tentato il colpo di stato contro il presidente Erdoğan.

Dopo aver iniziato col vendere caffè a Palo Alto, in California,  si è trasferito a Washington dove lavora come tassista di Uber e dove vende libri.


Pelé 

 

O Rey, dopo il ritiro dal calcio, si è dedicato a svariate attività: dopo aver recitato in alcuni documentari ed essere stato scout per alcuni club, è stato nominato anche ambasciatore delle Nazioni Unite per l’ecologia e l’ambiente, oltre a Goodwill Ambassador per l’Unesco È inoltre riuscito a ricoprire la carica di Ministro dello sport del Brasile, proponendo anche una legge per combattere la corruzione che da sempre ha afflitto il calcio carioca. Si è dimesso nel 1998.

Marco Tardelli

Il campione del mondo del 1982 è rimasto nel mondo del calcio anche dopo il ritiro: è infatti stato vice-allenatore di alcuni club e ora lavora come opinionista sportivo. Tra i calciatori-politici c’è però anche lui, seppur abbia avuto una carriera brevissima: nel 2014 si è candidato alle elezioni europee con il PD di Matteo Renzi, non venendo eletto.

Gianni Rivera

Dopo una carriera di successo, intraprende la strada da parlamentare: entra in politica nel 1987, venendo eletto alla Camera dei Deputati con la Democrazia Cristiana prima e con il Partito Democratico poi. Ha inoltre ricevuto l’incarico di Sottosegretario alla Difesa per ben due legislature. Nel 2005 è subentrato anche come Parlamentare Europeo a Mercedes Bresso. Nel 2013 si è candidato per il Senato con il Centro Democratico, ma il risultato del partito non gli ha consentito di ottenere una poltrona.

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Menzione speciale anche per Andriy Shevchenko che, a differenza degli altri, non ha mai visto sbocciare la propria carriera politica. Nel 2012 aderisce al partito Avanti Ucraina, pagando addirittura di tasca propria la somma che serve a finanziare la campagna elettorale in vista delle elezioni, alle quali ottiene una sconfitta clamorosa, ricevendo poco più dell’1% dei voti ( con lo sbarramento elettorale del 5%, ndr).