Cittadella, la bellezza di avere le idee chiare

by Redazione Cronache

di Andrea Sperti 

Avere le idee chiare. Ci deve essere questo alla base di ogni progetto, di ogni nuovo inizio, in qualsiasi ambito. Si delinea il metodo dal quale partire, si tracciano le prerogative principali e poi si comincia, alla ricerca dell’obiettivo che ci si è messi in testa.

Ha fatto esattamente così la famiglia Gabrielli, da ormai parecchi anni proprietaria del Cittadella. Gli imprenditori veneti sono attivi nel settore siderurgico ed hanno deciso di investire anche nella piccola squadra della provincia di Padova. Il comune è di circa 20000 abitanti, ma lì da una ventina d’anni, ossia dalla prima storica volta in Serie B, la squadra granata è diventata una realtà consolidata, oltre che una certezza dal punto di vista sportivo.

Nascita e sviluppo

Il Cittadella è stato fondato nel 1973 e dal 2007/2008 gioca stabilmente tra Serie B e terza divisione, sebbene siano molti di più i campionati disputati in cadetteria che in Serie C. Da queste parti sono passati diversi giocatori importanti, come ad esempio Gabbiadini, Ruopolo, Biraghi, Baselli, Ardemagni, Meggiorini, Kouamé e tanti altri, che hanno poi continuato la loro carriera altrove. Spesso questa piazza rappresenta un trampolino di lancio per giovani emergenti, magari provenienti dalla categorie inferiori, che hanno però fame e voglia di arrivare in alto.

Le spese folli, così come il passo più lungo della gamba, non sono prerogative della società veneta che, al contrario, vuole sempre strutturarsi con ordine ed organizzazione, provando a crescere un passo alla volta. La proprietà si è affidata a Marchetti, ds competente e grande conoscitore anche dei campionato minori, dai quali preleva profili interessanti a costi molto contenuti. Il tecnico, invece, è Venturato, un maestro di calcio che ama questo club ed i suoi tifosi. La piazza granata è piccola e non troppo esigente, qui ogni allenatore può lavorare con serenità, cercando di trasmettere le proprie idee ai suoi giocatori, senza l’assillo di dover vincere ad ogni costo.

Proprio Marchetti, alla fine del girone d’andata, ha rilasciato un’intervista a Trivenetogoal, nella quale aveva parlato dell’obiettivo play off:

«Sulla scia di un ottimo girone di andata abbiamo costruito il nostro tesoretto, che ci aiuta in questa fase finale di torneo. Calo di rendimento nel 2021? Si fa fatica a sintetizzarne le cause, che possono essere molteplici. Il girone di ritorno, lo sappiamo, è sempre più complicato. Obiettivi? Non possiamo dare per scontato che ogni anno la squadra possa raggiungere i play off, però ci siamo vicini, e quanto meno vorremmo ripeterci anche questa volta. È bello quando si riesce a superare le aspettative».

Carica play off

Il Cittadella, in realtà, si è qualificato per i play off, classificandosi sesto in classifica con 57 punti, frutto di 15 vittorie, 12 pareggi ed 11 sconfitte, con 48 gol fatti e 35 subiti. Proprio ieri, poi, ha disputato il quarto di finale degli spareggi promozione contro il quotato Brescia di Clotet. Alla fine la formazione di Venturato ha avuto la meglio sulle Rondinelle, imponendosi per 1 a 0 grazie al gol di Proia alla fine della prima frazione di gioco. Il tecnico dei veneti, in conferenza stampa, si è detto entusiasta della vittoria e già pronto per la semifinale contro il Monza, una gara proibitiva ma stimolante:

«Siamo riusciti a vincere, grande merito a questo gruppo. Possiamo dire la nostra in questi playoff e oggi lo abbiamo dimostrato. Ho cercato di tenere tutti sulla corda, facendo disputare partite a tutti in modo da farsi trovare pronti. Con tante partite ravvicinate è importante che i giocatori stiano bene fisicamente e mentalmente. Beretta è uscito per un problema muscolare, speriamo non sia grave ma sono preoccupato. Partita difficile. Loro sono costruiti per vincere, hanno giocatori importanti e di qualità. Sarà un test impegnativo ma ce la giocheremo fino in fondo con la nostra identità».

La rosa è, come sempre, un mix tra giovani e calciatori di esperienza, con capitan Iori a guidare la truppa nei momenti difficili. Proprio il centrocampista ex Bari è uno dei leader del gruppo ed a 4 partite dalla fine ha scelto i propri profili social per caricare i suoi compagni in vista del rush finale di campionato, con l’obiettivo di conquistare i play off:

«DRITTI PER LA NOSTRA STRADA! Comunque andrà a finire , sarò fiero di avere ognuno di voi come miei compagni!»

Un messaggio che, a dire il vero, ha compattato ancor più il gruppo, dando a tutti la grinta giusta per affrontare le sfide successive, nelle quali i granata hanno ottenuto il pass per gli spareggi promozione.

La rosa

Beretta, Benedetti, Adorni, Branca, Proia e Perticone rappresentano i giocatori di categoria del Cittadella, con Tsadjout, Rosafio, Cassandro, Tavernelli, Baldini, Rosafio e D’Urso talenti dal futuro assicurato. Il primo, attaccante italo camurenense, viene dal settore giovanile del Milan ed in questa stagione, nonostante i tanti infortuni, ha mostrato le sue qualità, alle quali abbina un’incredibile fisicità per un ragazzo della sua età.

Adesso l’obiettivo è certamente non fermarsi proprio sul più bello. Il Cittadella non è mai andato oltre il quinto posto nel campionato cadetto e la Serie A l’ha sfiorata due anni fa, quando ha perso la finale d’andata contro il Verona di Aglietti. Quella volta sembrava davvero che la favola granata stesse per terminare con il lieto fine, ma ad un passo dalla gloria il sogno si è interrotto bruscamente. Ora il Monza rappresenta un avversario complicato ma la formazione di Venturato è consapevole di potersela giocare contro chiunque. Se non dovessero farcela in questa stagione, anche il prossimo anno Gabrielli e la sua famiglia proveranno a creare una squadra competitiva, perché questa è la bellezza di avere le idee chiare.