Fiorentina, conferenza Prandelli: «Spezia? Gioca forse il calcio più bello d’Italia. Kokorin in panchina»

by Redazione Cronache
prandelli fiorentina

Cesare Prandelli, tecnico della Fiorentina, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match di campionato con lo Spezia.

RIBERYSta cercando di recuperare ma ha un protocollo da seguire: la sua testa deve essere positiva. Sta seguendo il suo percorso per essere al 100%».

PRESTAZIONILe prestazioni nelle ultime gare ci sono state ma ci sono stati anche degli errori: spesso in fase difensiva dobbiamo essere più attenti, spesso piccoli errori possono compromettere il risultato finale».

DETERMINAZIONE E RABBIA -«Con consapevolezza, rabbia e determinazione se ne esce: domani dobbiamo buttare in campo tutto questo, solo il terreno di gioco ci può dire quello che è il nostro valore tutte le domenica. Noi faremo una grande prestazione contro una squadra molto interessante, contro una squadra che gioca forse il miglior calcio d’Italia. Complimenti ad Italiano perché ha dato continuità di gioco alla sua squadra».

SINGOLIVlahovic si merita parole importanti, stiamo cercando di migliorare i suoi dettagli. Kouame con Dusan ha il compito di trovare la profondità con i tempi giusti, il problema è trovare il tempo perfetto. Kokorin? Quando è arrivato abbiamo iniziato un lavoro di preparazione, contro l’Inter l’ho messo in campo ed ha avuto un piccolo problema che gli ha creato del disagio. Non ha ancora una buona condizione. Ora sta lavorando, lo porterò in panchina ma penso di non poterlo utilizzare. Stiamo cercando di farlo crescere».

PEZZELLA E LA DIFESA – «Sta commettendo degli errori come tutte le squadre, la nostra difesa. Pezzella? Ha capito che deve lavorare in modo più particolareggiato: lo vedo in recupero. Per me non è un problema, anzi è un riferimento assoluto».

AMRABAT – «Sofyan ha una caratteristica importante, ovvero l’aggressività nella fase di pressione: non è un regista, ha le qualità di giocare in modo semplice. Ancora non ho deciso la formazione».

PULGAR – «Sono contento che abbia fatto una bella partita a Genova, ha attraversato un momento difficile dopo il Covid. È una delle ipotesi che sto valutando quella di far coesistere sia lui che Amrabat a centrocampo, vedremo se metterla in atto domani».

MARTINEZ QUARTA – «Parte da una base importante: sa difendere ma anche costruire. Può leggere tutte le situazioni. Da quando sono arrivato, ha sempre fatto allenamenti di grande intensità: quando lavori così, la prestazione in campo arriva sempre».

AVVERSARIO – «Ho grande rispetto per questa squadra: ha idee e gioco da anni ormai. I giocatori sanno cosa fare in qualsiasi zona del campo. Non si possono fare paragoni sui singoli tra noi e lo Spezia. Una squadra deve essere come un’orchestra, deve funzionare tutto. Lo Spezia ha aumentato la qualità in A ma ha la stessa cattiveria di quando andava a giocare sui campi della B».

IL RICORDO – «Su Vincenzo ho solo delle parole belle: a Verona era un ragazzino, c’erano giocatori con nomi più altisonanti ma poi gli ho dato la maglia da titolare perché ha dimostrato di avere qualità importanti. Ha dato dimostrazione di essersi costruito una carriera bella fatta di gavetta, mantenendo la mentalità che aveva da giocatore, con dinamismo e tecnica».

ZONA PERICOLOSA – «Non mi bastano i 7 punti di vantaggio sulla terzultima per star tranquillo. Sono due anni che la squadra ormai lotta per queste zone. Penso sia una situazione che dobbiamo strutturare in modo diverso, adesso siamo in questa posizione e dobbiamo lottare tutti per non retrocedere. Facciamo tanti punti in 3-4 partite e poi proviamo a toglierci qualche soddisfazione. Non ci fidiamo del nostro grande blasone ma ricerchiamo i risultati».