Il 2020 ha cambiato la carriera di Ante Rebic

by Redazione Cronache
rebic milan

Ante Rebic è ormai un punto fermo del Milan di Pioli. Il cambio di panchina ha giovato all’ambiente rossonero, permettendo di ritrovare entusiasmo e continuità. L’acquisto di Ibra, nel mercato di gennaio, sarebbe dovuto essere il colpo di scena utile anche a muovere la classifica, eppure nel concreto, l’acquisto di gennaio il Milan lo aveva in casa da luglio. Tanto voluto da Giampaolo, nello scambio con André Silva, Ante Rebic veniva da un’ottima stagione a Francoforte, nella quale divideva l’attacco con Luka Jovic, ora al Real. Rebic nella stagione in Germania, però, nonostante il grande apporto alla manovra offensiva, non è riuscito a superare i 9 gol in stagione. Gli 11 gol segnati fin ora in rossonero, infatti, sono un traguardo personale importante per il croato, alla prima volta in doppia cifra in carriera.

Alla Fiorentina

Eppure Rebic in Italia c’era già stato, con meno fortuna. Il croato, infatti, è stato portato nel calcio che conta da Daniele Pradè, al tempo DS della Fiorentina, nell’estate del 2013. Proveniente dall’Hajduk di Spalato, infatti, Rebic è arrivato a Firenze come una meteora, senza neanche un chiaro ruolo in campo. Da esterno tuttafascia ad ala, da seconda punta a fantasista, nel primo anno italiano Rebic totalizza solo 4 presenze, segnando anche 1 gol, complice un infortunio che lo tiene fuori da febbraio a maggio, e la Fiorentina è costretta a darlo in prestito per non rovinare la carriera dell’allora 20enne croato. Dopo un anno a Lipsia, in Serie B tedesca, torna alla base, a Firenze, per un’altra stagione. Agli ordini di Paulo Sousa, però, non riesce ancora ad esprimersi ed il bottino si ripete: 4 presenze, tutte da subentrato, e 1 gol, contro il Frosinone.

All’Hellas Verona

Non è uno che si da per vinto, però, Rebic. Il croato, infatti, chiede a Pradè di essere ceduto per trovare più spazio. Alla finestra c’è l’Hellas Verona, che lo accoglie a braccia aperte. Con gli scaligeri, però, Rebic, non riesce ad incidere. In 10 presenze non lascia il segno, mai.

Al Milan prima del 2020

Dopo i 3 anni in Germania, all’Eintracht, ceduto dalla Fiorentina, Rebic si sente abbastanza maturo da voler riprovare a tornare in A. I presupposti sembrano esserci, André Silva in uscita, un Milan in rifondazione in cerca di esperienza e una nuova avventura in Italia: Ante Rebic ci riprova. Arriva a Milano carico di speranze, con un Giampaolo pieno di idee e rivoluzionario che, però, non lo include praticamente mai. Con il tecnico ex Empoli parte titolare nelle prime gare, salvo poi finire in panchina e spesso anche fuori dalla lista convocati. Con Giampaolo gioca solo 4 partite su 8, fino al cambio tecnico di ottobre, con Stefano Pioli in panchina. Il rapporto con l’attuale tecnico, però, stenta a decollare. Con Pioli gioca solo 3 partite fino a gennaio, di cui una sola da titolare, a Napoli, salvo poi essere rilegato in panchina per più di un mese.

Al Milan dopo il 2020

L’acquisto di Ibra e il 2020, però, sembrano portare una ventata d’entusiasmo. Non partecipa al primo impegno dell’anno, contro la Samp, per una lombalgia, ma è protagonista della vittoria a Cagliari con 90 minuti di ottimo livello. L’esplosione, però, avviene una settimana dopo. Nella gara al cardiopalma contro l’Udinese, Rebic sigla una doppietta, la prima in Serie A, dando vita al percorso fatto di gol e assist che oggi conosciamo. I primi gol in rossonero regalano 3 punti a Pioli, che da qui in poi farà fatica a rinunciare al croato. Fino alla pausa, Rebic non si ferma più: 6 gol in 7 partite e ben 10 punti regalati al Milan. Da gennaio a marzo non è andato a segno solamente contro il Verona e contro il Genoa. Da giugno, complice anche lo stop di Ibra, viene impiegato prima punta e riprende da dove si era fermato: segnando. 5 gol in 8 partite dopo la sosta e una certezza in più per Pioli. Con Ibra non al top della forma e un Calhanoglu ritrovato, il 2020 sta regalando diverse gioie ai tifosi rossoneri.

Prima del 2020, Rebic aveva in totale 25 partite in Serie A, con 2 gol all’attivo, entrambi nelle due stagioni a Firenze. Dal 1 gennaio 2020, oggi Rebic conta 11 gol e 2 assist in 15 partite, una media mostruosa.